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Giallo di Villa Pamphili, la scoperta sul corpo della bimba

Sono passati due giorni dalla scoperta che ha sconvolto la quiete di Villa Pamphilj, uno dei parchi più amati di Roma. In un pomeriggio che sembrava come tanti, alcuni passanti si sono imbattuti in una scena sconvolgente: tra i cespugli, giaceva il corpicino di una neonata, immobile al punto da sembrare una bambola. L’orrore è esploso quando, due ore dopo, è stato rinvenuto anche il cadavere di una donna, avvolto in una coperta a poca distanza.

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Madre e figlia: il legame confermato dall’autopsia

I due corpi si trovavano in punti diversi del parco, ma abbastanza vicini da far pensare a un legame. I primi sospetti sono stati confermati dall’autopsia: la donna e la bambina erano madre e figlia. La morte della madre sarebbe avvenuta venerdì sera, quella della bambina nelle ore successive. Nessun documento, nessuna identità: le autorità pensano che la donna potesse essere dell’Est Europa, ma nemmeno le impronte digitali hanno dato risultati.

Chi è l’uomo visto con loro? La pista del senzatetto scomparso

Secondo alcune testimonianze raccolte dalla polizia, le due vittime vivevano da settimane nel parco, forse in compagnia di un uomo, che usavano una fontana pubblica come punto di appoggio per lavarsi. Si tratterebbe con tutta probabilità del compagno della donna. Ora questo uomo è introvabile, e gli inquirenti lo ritengono una figura chiave. Potrebbe essere stato testimone diretto degli ultimi momenti della donna e della bambina, oppure sapere esattamente cosa sia accaduto in quelle ore drammatiche.

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