
Villa Pamphili, il killer americano potrebbe sfuggire all’Italia: il suo piano –Il presunto assassino di Villa Pamphilj, Rexal Ford, arrestato in Grecia con un passaporto falso intestato a “Francis Kaufmann”, sta tentando di evitare l’estradizione in Italia chiedendo di essere invece consegnato agli Stati Uniti. Ma può davvero riuscirci? La risposta è no, almeno non facilmente. L’Italia ha già spiccato nei suoi confronti un Mandato d’Arresto Europeo (MAE), uno strumento di cooperazione giudiziaria semplificata tra i Paesi UE, e la Grecia, in linea di principio, è tenuta a eseguire la consegna.
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Villa Pamphili, Rexal Ford evita l’estradizione? La sua strategia
«Gli inquirenti stimano in circa venti giorni il tempo necessario per portarlo qui», ha spiegato al Messaggero l’avvocata cassazionista Irma Conti, esperta di diritto penale internazionale. «Nel caso di specie, Ford ha però preannunciato l’intenzione di sottrarsi alla giustizia italiana chiedendo di essere estradato negli Stati Uniti», ha precisato la penalista. Ma attenzione: Ford non può decidere da solo dove essere processato. In presenza di richieste concorrenti, come quella italiana via MAE e una potenziale americana tramite estradizione tradizionale, sarà la Grecia – in quanto Paese in cui è avvenuto l’arresto – a scegliere a chi consegnarlo.

Villa Pamphili, il killer americano potrebbe sfuggire all’Italia
Una decisione che dovrà tener conto, spiega ancora Conti, di «tutte le circostanze rilevanti, in particolare della gravità dell’infrazione e del luogo in cui è stata commessa». Lo prevede l’articolo 16 della Decisione Quadro 2002/584/GAI, che disciplina il MAE all’interno dell’UE. In più, la Commissione Europea ha chiarito in una comunicazione interpretativa del 2005 che, in caso di conflitto tra un MAE e una richiesta da uno Stato terzo (come gli USA), le autorità del Paese esecutore (in questo caso la Grecia) dovranno valutare secondo criteri di diritto internazionale, tenendo conto «della gravità del reato, del luogo in cui è stato commesso e della priorità temporale delle richieste».
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