
News tv. Tajani-Berlinguer, alta tensione in diretta: “Non accetto lezioni” – Un confronto tutt’altro che tranquillo quello andato in onda ieri sera su Rete 4, durante una nuova puntata del talk politico “È sempre Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer. Ospite della serata: il ministro degli Esteri Antonio Tajani, chiamato a esprimersi sul delicatissimo tema del conflitto in Medio Oriente, e in particolare sull’attacco di Israele all’Iran.
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Tajani-Berlinguer, alta tensione in diretta: “Non accetto lezioni”
Sin dalle prime battute, il tono del confronto è apparso acceso. La giornalista ha puntato il dito contro l’apparente passività del governo italiano, accusandolo di non aver fatto abbastanza per prevenire un’escalation tra Tel Aviv e Teheran. Tajani non ha gradito. “Lei non mi lascia rispondere, questa non è un’intervista”, ha replicato infastidito il ministro. L’intervista si è concentrata subito sul punto caldo della settimana: l’attacco israeliano al territorio iraniano, che ha riacceso l’allarme internazionale. Tajani ha provato a inquadrare il contesto storico: “È ovvio che Israele è un Paese che ha una ferita indelebile. Sei milioni di ebrei sono stati trucidati, messi nei forni crematori, assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale”. Parole che hanno immediatamente acceso la reazione della conduttrice, la quale ha sottolineato che lo sterminio degli ebrei è stato perpetrato da nazisti e fascisti europei, e non ha nulla a che vedere con l’attuale situazione in Medio Oriente.
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La provocazione di Berlinguer: “Non basta aiutare chi fugge”
“Il Medio Oriente non c’entra”, ha incalzato Berlinguer. Tajani ha ribattuto in modo secco: “Sono stati cacciati dall’Europa, però, è inutile trovare ogni volta una giustificazione”. Il dibattito è continuato su toni via via più tesi, soprattutto quando il ministro ha espresso il suo sostegno alla causa israeliana: “Credo che Israele abbia diritto ad esistere, debba essere difeso, che ne debba essere garantita l’indipendenza, l’autonomia e la sopravvivenza”. Tuttavia, Tajani ha anche riconosciuto gli errori del governo di Netanyahu, dichiarando: “Sono settimane che diciamo stop alla guerra. Noi siamo per il cessate il fuoco e per la nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”.
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