
In una vicenda che ha scosso profondamente la comunità di San Severo, un uomo di 38 anni è stato condannato a sei anni di detenzione per tentato omicidio e sequestro di persona. L’accusato ha infatti spinto la sua vittima, con mani e piedi legati, in un pozzo profondo 20 metri, rischiando così di trasformare un atto di violenza in una tragedia.
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Il rifiuto di un prestito scatena la vendetta
I fatti risalgono alla notte del 2 marzo 2022, quando un 41enne si è rifiutato di consegnare una somma di denaro. Per vendetta, è stato gettato in un pozzo pieno d’acqua situato nella zona rurale della contrada Sterpanone, nelle campagne di San Severo, provincia di Foggia. L’allarme è stato dato dalla compagna della vittima, preoccupata per il suo mancato ritorno a casa.
Sopravvissuto per miracolo: 16 ore in fondo al pozzo
La vittima è rimasta intrappolata per 16 ore prima che un tecnico, impegnato in lavori di manutenzione, sentisse le sue urla disperate. Nel pomeriggio del 3 marzo, l’uomo è stato finalmente soccorso, esausto ma vivo, grazie alla sua incredibile forza di volontà: si era aggrappato a blocchi di pietra e aveva usato una bottiglia di plastica come galleggiante per non affondare.
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