
Leva militare obbligatoria, in quali paesi potrebbe tornare: cosa pensa il governo Meloni – Era stata sospesa nel 2011, ma ora potrebbe tornare. In Germania si riapre ufficialmente il dibattito sulla coscrizione obbligatoria. A riaccendere la miccia è stato il ministro della Difesa Boris Pistorius, che ha annunciato l’intenzione di presentare un disegno di legge dopo l’estate. Prima l’idea è quella di puntare sui volontari, ma se non bastassero… la leva tornerebbe a tutti gli effetti. Un passo deciso, che riporterebbe Berlino in linea con molti altri Paesi europei, soprattutto quelli al confine orientale.
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Il nuovo piano tedesco: più soldati, più spesa militare
La Germania si prepara a un riarmo strutturale. Già a marzo il governo di centrodestra ha approvato un piano da 500 miliardi di euro per rafforzare le forze armate, rompendo con la tradizionale prudenza sui conti pubblici. L’obiettivo? Raggiungere gli standard richiesti dalla NATO, sia in termini di mezzi che di personale. Attualmente, l’esercito tedesco conta circa 180mila unità, ma per affrontare le nuove sfide, in primis la minaccia russa evocata dalla NATO, Berlino vuole potenziare numeri e capacità.

Come funzionerebbe il nuovo modello
Il disegno di legge che Pistorius presenterà dopo l’estate prevede due fasi:
- Chiamata dei volontari: ogni 18enne riceverebbe un questionario, con domande anche sulle condizioni fisiche e sulla disponibilità a svolgere un periodo di servizio. I candidati verrebbero poi sottoposti a valutazioni mediche.
- Coscrizione obbligatoria (se serve): se il numero di volontari non bastasse, scatterebbe la leva vera e propria. Da notare che, per ora, la legge tedesca consente l’arruolamento solo degli uomini. Per estenderla alle donne servirebbe una modifica costituzionale con maggioranza dei due terzi in Parlamento.
E gli altri Paesi in Europa? Cosa fanno? L’Italia?
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