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Focolaio di legionella in Italia, persone in ospedale: la zona colpita

Focolaio di legionella in Italia, persone in ospedale: la zona colpita – Non è ancora chiara l’origine del contagio, ma i numeri cominciano a preoccupare. Sei casi di legionella sono stati confermati nel complesso di case popolari di via Rizzoli, nel quartiere Crescenzago, a Milano. A renderlo noto è l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Città Metropolitana, che ha già avviato le indagini per accertare la fonte del focolaio e prevenire ulteriori infezioni.

Focolaio di legionella in Italia, persone in ospedale

Tra i sei contagiati, quattro sono attualmente ricoverati in ospedale, mentre un quinto, Luigi Gandini, 91 anni, è purtroppo deceduto. L’uomo, già affetto da patologie pregresse, era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele il 28 giugno scorso, in condizioni già serie. Dopo due giorni di ricovero, il quadro clinico si è aggravato e l’anziano è morto.

Chi è a rischio e cosa provoca la legionella

La legionella è un batterio che può provocare una grave forma di polmonite, nota come “legionellosi”, particolarmente pericolosa per i soggetti fragili, anziani o con il sistema immunitario compromesso. Si contrae respirando microgocce d’acqua contaminate, ad esempio da docce, rubinetti o impianti di condizionamento mal sanificati. Non si trasmette da persona a persona, ma l’ambiente in cui si sviluppa gioca un ruolo cruciale. Il caso di Luigi Gandini non è isolato: tutti i pazienti finora coinvolti hanno un’età compresa tra i 70 e i 90 anni, a conferma della particolare vulnerabilità delle fasce più anziane della popolazione.

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