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Celeste Pin, la denuncia dell’ex moglie: choc sulla morte del campione

Sono passati pochi giorni dalla morte di Celeste Pin e le circostanze del suo decesso continuano ad alimentare interrogativi. L’ex difensore della Fiorentina, volto amato del calcio italiano degli anni ’80 e ’90, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione sulle colline di Firenze il 22 luglio. Nelle ultime ore, un gesto inaspettato ha riportato al centro dell’attenzione una vicenda che in molti avevano già etichettato come tragico gesto personale. Ma qualcosa, secondo chi gli era vicino, non torna. A sollevare nuovi dubbi è Elena Fabbri, madre dei suoi due figli maggiori ed ex moglie, decisa a far luce su una morte che non riesce ad accettare come inevitabile.

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Celeste Pin: una figura rispettata oltre il calcio

Classe 1961, originario di Colognola ai Colli, Celeste Pin aveva indossato maglie importanti come quella della Fiorentina, del Perugia e del Verona, guadagnandosi il rispetto di compagni e tifosi per il suo stile di gioco grintoso e corretto. Dopo il ritiro, aveva scelto di restare nel mondo del calcio, lavorando come osservatore e tecnico nei settori giovanili. Secondo chi lo frequentava, era un uomo riservato ma determinato, con una vita ancora molto attiva.

Il suo nome continua a suscitare emozione nel panorama sportivo italiano, e proprio per questo la sua scomparsa ha colpito in profondità anche fuori dal mondo del calcio.

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Morte Celeste Pin: l’ex moglie denuncia un possibile omicidio

La svolta sulla vicenda della morte di Celeste Pin arriva ieri, 25 luglio, quando Elena Fabbri presenta una denuncia contro ignoti per omicidio. L’ex moglie dell’ex calciatore non accetta l’ipotesi prevalente del suicidio e chiede formalmente agli inquirenti di non fermarsi alla superficie. Come riportato da Il Corriere della Sera, la donna è decisa a ottenere risposte: ha chiesto un test tossicologico completo, il sequestro del cellulare dell’ex marito e l’apposizione dei sigilli all’abitazione in via dei Massoni, sulle colline di Firenze, dove il corpo di Pin è stato rinvenuto.

Secondo la sua versione, Celeste Pin era “in buona salute” e “non mostrava segnali di depressione”. Un dettaglio che ritiene fondamentale: poche ore prima della morte, l’ex calciatore le avrebbe inviato una foto in cui appariva tranquillo, pronto per affrontare una giornata di lavoro. «Celeste stava bene fisicamente, non era depresso», ha ribadito Fabbri. La denuncia, ha spiegato, è arrivata “dopo due giorni di angoscia e dubbi”.

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