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Garlasco, Andrea Sempio rompe il silenzio su Lovati: “Ecco perché l’ho licenziato”

Per la prima volta da quando il suo nome è tornato al centro del caso Garlasco, Andrea Sempio ha deciso di parlare. Lo ha fatto davanti alle telecamere de La Vita in Diretta, affrontando uno dei temi più delicati delle ultime settimane: la rottura con il suo avvocato, Massimo Lovati.
«È stata una decisione tutt’altro che presa a cuor leggero», ha dichiarato Sempio, apparso visibilmente provato ma determinato a chiarire la sua posizione. Dopo anni di silenzio e riserbo, ha voluto raccontare la sua versione, spiegando i motivi di una scelta che ha sorpreso molti.

Dietro il gesto, racconta, non ci sarebbe alcun colpo di scena mediatico o strategia calcolata, ma una divergenza profonda sul modo di affrontare il processo e la difesa. “Ho revocato il mandato all’avvocato Lovati”, ha detto in diretta, “dopo un incontro in cui speravo di appianare alcune divergenze. Avevamo idee diverse su come muoverci”.

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“Non era più possibile un dialogo”

Andrea Sempio ha spiegato con toni pacati ma decisi che la rottura con il suo legale è arrivata dopo un confronto diretto.
L’avvocato Lovati, secondo me, è un grande penalista. È una persona per cui nutro stima e rispetto”, ha sottolineato. “Ha una sua visione, lui va dritto per la sua strada. Ma a un certo punto ho capito che non era più possibile avere un dialogo. Non riuscivamo più a condividere la stessa linea difensiva”.

Un passaggio che rivela molto della tensione vissuta dietro le quinte: due visioni incompatibili su come affrontare un caso che, dopo quasi vent’anni, continua a dividere opinione pubblica e magistratura.
Secondo Sempio, il suo obiettivo era “trovare una difesa più aperta, capace di comunicare in modo chiaro e trasparente anche all’esterno”, mentre Lovati avrebbe preferito mantenere un profilo più tecnico e riservato. “Sono due approcci diversi, e a un certo punto non potevamo più andare avanti insieme”.

“Il caos mediatico non è il vero motivo”

Negli ultimi giorni si era ipotizzato che il clamore mediatico intorno al caso avesse avuto un peso determinante nella separazione tra i due. Ma Sempio lo smentisce.
“L’aspetto mediatico è stato sì importante, ma non è nemmeno un terzo delle ragioni che ci hanno portato a dividerci”, ha spiegato. “Non è stato il caos dei giornali o delle trasmissioni a farci arrivare a questo punto. Il vero motivo è che avevamo una diversa visione della strategia”.

Una dichiarazione che mira a smontare ogni interpretazione sensazionalistica.
Da settimane, infatti, il nome di Andrea Sempio è tornato a campeggiare sui giornali dopo che la Procura ha riaperto il fascicolo sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane trovata senza vita nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007.

Sempio, già sentito all’epoca come testimone, è oggi formalmente indagato per la seconda volta, ma continua a proclamarsi innocente.

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