
Mattinata caratterizzata da toni accesi e scambi polemici al Senato, durante la seduta in cui l’Aula di Palazzo Madama è stata chiamata a pronunciarsi sulla fiducia sulla legge di Bilancio. Nel corso delle dichiarazioni di voto, il dibattito politico si è rapidamente spostato da valutazioni tecniche sulla manovra a riferimenti simbolici e polemici, coinvolgendo direttamente Forza Italia, Movimento 5 Stelle e, in conclusione, anche il presidente del Senato.

Tensioni in Senato, scoppia lo scontro tra forze
L’episodio si inserisce nella fase conclusiva dell’iter della legge di Bilancio, uno dei provvedimenti più rilevanti dell’anno, sul quale il governo ha posto la questione di fiducia. In questo contesto, le dichiarazioni dei gruppi parlamentari assumono un valore politico e mediatico significativo, poiché anticipano le rispettive posizioni sull’operato dell’esecutivo e sulla direzione della politica economica del Paese.

La provocazione di Gasparri al M5S
È stato l’intervento del capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, a dare avvio alla sequenza di scambi più tesi. Il suo discorso, formalmente incentrato sulle motivazioni del voto favorevole alla manovra, ha progressivamente affiancato toni elogiativi verso l’esecutivo a passaggi di forte contrapposizione politica, fino al riferimento ai “banchi a rotelle”, divenuto il punto focale dello scontro con i senatori del Movimento 5 Stelle. Ma vediamo nel dettaglio quale è stata la miccia che ha fatto scoppiare il caos in Aula.
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