
Grave lutto per la famiglia Agnelli. Con la scomparsa della donna si chiude una pagina significativa della storia del Novecento, segnata da impegno civile, attività culturale e una lunga passione per il mondo dei cavalli.
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Lutto nella famiglia Agnelli
Maria Sole Agnelli, figura storica legata a una delle famiglie più note dell’industria e della vita pubblica italiana, è morta oggi all’età di 100 anni. Maria Sole Agnelli era sorella di Gianni Agnelli, noto come l’Avvocato, e di Susanna Agnelli. Appartenente alla storica dinastia torinese, ha attraversato un secolo caratterizzato da profondi cambiamenti politici, economici e sociali, mantenendo un ruolo di rilievo soprattutto in ambito locale e nel settore culturale.
Dal primo matrimonio con Ranieri Campello della Spina erano nati quattro figli: Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino. In seguito, con il secondo marito Pio Teodorani Fabbri, era nato il figlio Eduardo. La struttura familiare, ampia e articolata, ha rappresentato un punto fermo nel corso della sua lunga vita, accompagnando scelte personali spesso orientate al servizio delle comunità e delle istituzioni.

Chi era Maria Sole Agnelli
Nata il 9 agosto 1925 a Villar Perosa, in provincia di Torino, aveva trascorso l’intera esistenza all’interno di un contesto familiare di grande rilievo, mantenendo tuttavia uno stile di vita riservato e lontano dalla cronaca mondana, pur ricoprendo incarichi di responsabilità in ambito istituzionale e fondazionale.
Tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, Maria Sole Agnelli ha ricoperto un ruolo rilevante nella vita amministrativa locale. In particolare, tra il 1960 e il 1970 è stata sindaca di Campello sul Clitunno, piccolo comune dell’Umbria, in una fase storica segnata da trasformazioni sociali e da importanti cambiamenti nella gestione degli enti locali. Nel corso del suo mandato alla guida del Comune umbro, è diventata un punto di riferimento per la comunità, seguendo da vicino l’evoluzione del territorio e contribuendo all’amministrazione in un periodo complesso per molte realtà periferiche italiane. Il suo impegno è stato ricordato per l’attenzione alle esigenze locali e per il legame costante con il tessuto sociale dell’area.
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