A «Di Martedì», il talk show in onda su La7, condotto da Giovanni Floris, si discorreva della lista apparsa sul «Corriere della Sera» con i filo-putiniani italiani. Tra gli ospiti chiamati a parlarne l’ex esponente del M5s Alessandro Di Battista e Alessandro Sallusti, direttore di «Libero», che hanno avuto in diretta un durissimo scontro. Scintille, accuse. Non si sono certo risparmiati. Un botta e risposta che sta rimbalzando da un giornale all’altro. (continua a leggere dopo le foto).
“DiMartedì”, scontro tra Sallusti e Di Battista: “Io di te non ho paura”
“È una vicenda indegna. In un Paese civile i giornalisti dovrebbero indignarsi per primi, perché sta diventando un reato pensare, avere delle idee e delle opinioni. Se qualcuno di quei personaggi ha preso soldi da Mosca dovrebbe essere cacciato dall’Ordine dei Giornalisti. Anche se nel nostro Paese personaggi che hanno preso soldi dalla Cia in passato non sono stati cacciati dall’Ordine. La cosa che più mi indigna è il silenzio assordante di gran parte della stampa”, l’esordio Di Battista parlando della lista dei putiniani italiani. “La stampa, anziché indignarsi perché i servizi segreti indagano sul pensiero di alcuni soggetti, tra cui un parlamentare, sbatte il mostro in prima pagina come ha fatto il Corriere della Sera, con foto segnaletiche. È una vergogna, il direttore del Corriere Luciano Fontana dovrebbe dare spiegazioni, in primis ai suoi lettori”, ha aggiunto l’attivista.
In studio parole grosse
Immediata la replica di Alessandro Sallusti: “Il contenuto lo condivido, c’è di buono che siamo in Italia e si tratta più di una farsa che di una tragedia. Non c’era bisogno dei servizi segreti per capire chi fossero i filo Putin, un qualcosa che non è reato. Ma secondo me Di Battista non ha il diritto di dire questo. Quando lui comandava nei 5 Stelle loro tutte le settimane facevano una lista di proscrizione dei giornalisti da mettere all’indice. Io ero sempre nei primi dieci, per cui lezioni di libertà e di opinione da Di Battista anche no. Sono stato per mesi nella lista di proscrizione del M5S, per favore”. (continua a leggere dopo le foto)
Sallusti: “Lezioni di libertà da Di Battista anche no”
In studio è partito immediatamente un lungo applauso. Non appagato Sallusti ha rincarato la dose: “Io in quelle liste ero sempre tra i primi dieci, per cui lezioni di libertà da Di Battista anche no”. L’esponente del M5s inizialmente non ha risposto, poi ha tirato fuori alcune dichiarazioni del leader di Forza Italia. “Quando il M5S pubblicava sul blog, un giornale privato online, una parte delle menzogne dei giornalisti, di certo non erano coinvolti i servizi segreti. Sallusti dice che il contenuto lo condivide e allora gli dico perché non ha il coraggio e le palle, visto che utilizza spesso linguaggi coloriti, di scandalizzarsi con Silvio Berlusconi e i suoi discorsi sull’Europa e la Russia di Putin. Paura vero Sallusti?”, ha detto Di Battista.
Sallusti-Di Battista, botta e risposta: “Ti rendi conto che sta zittendo un giornalista?”, ecco cosa è successo
“Non ho paura e non ho condiviso quello che ha detto Berlusconi. Sei tu che hai paura della verità”, la replica del direttore. “Allora definiscilo putiniano d’Italia. Prendi le distanze. Tutti forti con i deboli e deboli con i forti”, ha insistito Di Battista. “Ti rendi conto che stai zittendo un giornalista? Tu non sei un giornalista, sei lì a rispondere alle domande, non a farle. Io di te non ho paura, mi fai ridere”, il commento lapidario di Sallusti.