In un clima nel quale in molti chiedono di cambiare le regole che hanno regnato in questi due anni a causa della pandemia, c’è chi si preoccupa per una nuova variante del Covid. Si tratta del direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. L’infettivologo ha voluto condividere un messaggio con gli italiani su Twitter.
I malati di Covid in ospedale, qualcosa deve cambiare
Nella mattina di ieri, lunedì 4 luglio, il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti ha fatto una riunione con le direzioni strategiche delle aziende sanitarie e ospedaliere del territorio, i vertici di Alisa e del Dipartimento Salute e servizi sociali della Liguria. L’obiettivo dell’incontro era quello di riorganizzare il sistema sanitario per tenere sotto controllo la nuova ondata di Covid, come ha dichiarato lo stesso presidente ligure.
“Considerato che il 70% dei ricoverati in ospedale con tampone positivo non ha sintomi legati al virus ma è ricoverato per altre patologie, andranno organizzati, dove possibile, dei reparti dedicati all’interno della specialità pertinenti alla malattia o patologia per cui si viene ricoverati. Inoltre abbiamo chiesto ad Alisa che ogni mercoledì, sulla base delle cartelle cliniche, trasmetta un report in cui venga indicato chi risulta ricoverato in ospedale con tampone positivo ma senza sintomi (quindi per altra patologia) e chi invece è ricoverato per sintomatologia da Covid”. Così ha spiegato il governatore, sottolineando che è necessario che “il Governo intervenga al più presto con un cambio di tutte quelle regole, ormai non più attinenti alla realtà che stiamo vivendo, ben diversa da quella di due anni fa”.
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Matteo Bassetti, l’avviso sulla nuova variante indiana
Proprio ieri, lunedì 4 luglio, l’infettivologo si era espresso con parole simili a quelle del governatore Toti. Bassetti aveva parlato della situazione negli ospedali, molto meno grave di quanto alcuni vogliono far credere. “Chi dice che gli ospedali sono pieni di intubati a causa del covid e di malati con forme gravi da SarsCoV-2 non frequenta gli ospedali. Probabilmente non vi è mai entrato (per il bene dei pazienti). Tra l’80 e il 90% di chi entra in ospedale e in rianimazione con tampone positivo per SarsCoV-2 non ha il covid ma altro. Finiamola di dare bollettino dei tamponi senza valutare i pazienti e le persone”, aveva suggerito l’infettivologo.