News tv. “Sto male”: Sgarbi, drammatico annuncio in diretta – “Come andiamo?”. “Male”. Basterebbe questo esordio per far capire lo stato d’animo di Vittorio Sgarbi a «L’Aria che tira» su La 7. Il sottosegretario alla Cultura, sindaco di Sutri nonché assessore a Viterbo, è stato ospite da Myrta Merlino, a poche ore dalla mancata stretta di mano del presidente Anpi durante le celebrazioni del 25 Aprile.
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“L’aria che tira”, Sgarbi spiazza tutti dalla Merlino
Vittorio Sgarbi è apparso dolorante sia fisicamente per un ascesso al dente (“Ho dolori dappertutto”) sia moralmente. Il noto critico d’arte si è detto dispiaciuto per la mancanza di rispetto del presidente Anpi, che rappresenta i partigiani. “Loro sono convinti di essere migliori di noi, è un atteggiamento sostanzialmente razzistico”, ha dichiarato Sgarbi, mentre venivano mostrate in diretta tv le tanto discusse immagini, che hanno fatto il giro del web. Enrico Mezzetti, infatti, non ha voluto stringere la mano al critico d’arte. “Da quando è finito il covid ci si dà la mano, ma il presidente dell’Anpi ha preferito non darmela”, aveva detto dal palco il sottosegretario alla Cultura. (continua a leggere dopo le foto)
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“Sto male”, cosa ha detto in tv il critico d’arte
In studio Vittorio Sgarbi si è espresso a muso duro: “C’è questa superiorità morale, l’antifascismo è di tutto. Ma ormai cosa vuoi…”. Dino Giarrusso è intervenuto a gamba tesa: “Non credi che La Russa dovrebbe non tenere sul comodino il busto di Mussolini e anzi fare un gesto futurista di quelli che piacciono a te, buttarlo nel cesso e dire “Mussolini è stato un dittatore criminale”?”. (continua a leggere dopo le foto)
“L’aria che tira”, Vittorio Sgarbi tranchant
All’ex 5 Stelle Vittorio Sgarbi ha replicato secco: “Tu sei troppo intelligente perché io non ti maltratti. Le cose, le statue, Caligola, Nerone… raccontano una storia di cui non sono più responsabili. In una casa ognuno tiene quello che vuole, e i nostalgici non sono pericolosi in quanto nostalgici. E uno dei capolavori del 900 è un busto del Duce di Wildt…”.
