
News Tv. Durante la puntata di ieri, giovedì 6 marzo 2025, di Dritto e Rovescio, si è parlato del problemi che deriva dall’immigrazione in Italia e di come questo governo sta gestendo la situazione. Durante la discussione è intervenuto un ospite in studio, il sindaco di un piccolo paese nella provincia di Bergamo, che denuncia una situazione insostenibile per quanto riguarda gli extracomunitari. Poi è arrivata l’accusa del mediatore culturale Modou Gueye e nello studio di Dritto e rovescio è scoppiato il caos. (Continua dopo le foto)
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Dritto e rovescio, le parole del sindaco Valbondione
Non è mistero che la gestione degli immigrati irregolari è difficile, in Italia. E se nelle grandi città la situazione è complicata, nei piccoli centri diventa insostenibile, come ha raccontato l’ospite in studio. “Se da noi ci sono 60 migranti su 20 abitanti è difficile l’integrazione. I piccoli paesi di montagna come il mio hanno la sfortuna di avere le caserme dei carabinieri lontanissime – le parole di Walter Semperboni, sindaco di Valbondione, in provincia di Bergamo -. Io, da sindaco, la vivo personalmente come i miei cittadini, ogni giorno abbiamo polizia e carabinieri, perché in questi centri i migranti litigano sempre. Poi come se non bastasse, in questi centri non ci vogliono rimanere e prendono i pullman per andar via, non pagano il biglietto e in più in questi mesi hanno mandato all’ospedale due autisti della società Arriva Italia, perché loro vogliono fare i padroni a casa nostra, come dice una frase antica di Salvini”. A quel punto è intervenuto Modou. (Continua dopo le foto)
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“Dritto e rovescio”, cos’ha detto Modou sull’immigrazione
“Faccio parte di quelli che han sempre detto che in Italia non esiste il razzismo, ma io sento che questo governo è molto razzista – ha esordito l’ospite in studio -. Il sindaco dice se non gli danno il lavoro, ma se non hai i documenti come fai a lavorare? Non siete capaci di fare una legge, non siete capaci di fare un investimento sull’integrazione e sull’interazione?”, la domanda ai rappresentanti del governo. Da lì è scoppiato il caos.
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