
News tv. “Il Conte di Montecristo”, Sam Claflin svela retroscena su Riondino e Guanciale: è successo mentre giravano – La terza puntata della serie evento “Il Conte di Montecristo” andrà in onda questa sera, lunedì 27 gennaio 2025, dalle 21.30 su Rai 1. La narrazione porta avanti il complesso piano di Edmond Dantès per ottenere giustizia. Il protagonista, l’attore Sam Claflin, ha rilasciato un’interessante intervista al magazine “Tv Sorrisi e Canzoni”, in cui ha raccontato come è stata l’esperienza sul set. (continua a leggere dopo le foto)
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“Il Conte di Montecristo”, Sam Claflin svela retroscena su Riondino e Guanciale: è successo mentre giravano
Innanzitutto Sam Claflin ha svelato a “Tv Sorrisi e Canzoni” che non aveva mai letto il libro: «In realtà confesso che conoscevo soltanto il titolo del romanzo, non sapevo nient’altro. Però ho capito che era una cosa grossa quando l’ho detto ai miei amici: erano più emozionati loro di me». L’attore ha rimediato successivamente: «Ho capito perché è così lungo: i lettori dell’epoca lo leggevano a puntate sul giornale. Per loro era un po’ l’equivalente delle serie tv di oggi. A quei tempi si viaggiava poco, quindi un libro come “Il conte di Montecristo”, che tocca tanti luoghi diversi, permetteva alle persone comuni di esplorare il mondo con la fantasia, comodamente da casa». (continua a leggere dopo le foto)
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“Il Conte di Montecristo”, Sam Claflin svela retroscena su Riondino e Guanciale: è accaduto durante le riprese
Sam Claflin ha confessato di aver guardato un adattamento dell’opera: «Durante le riprese ho guardato “Montecristo”, il film con Jim Caviezel del 2002 perché ero curioso di scoprire come avessero fatto a concentrare così tanti eventi e personaggi in sole due ore. Mi sembrava impossibile, noi ce ne mettiamo quasi otto!». Le riprese sono durate circa sei mesi: «Abbiamo viaggiato tantissimo: siamo partiti da Parigi, poi siamo andati a Torino, Roma e infine a Malta». Lui era già stato in Italia: «Avevo visitato Roma, Firenze e Amalfi. Torino si è rivelata una gemma nascosta, mi sono innamorato della sua architettura. Tornare a Roma è sempre magico: è una città unica, un museo a cielo aperto. È la mia capitale europea preferita. E poi non ce n’è: la cucina italiana è troppo buona!». A seguire l’attore ha svelato un curioso retroscena su Lino Guanciale e Michele Riondino.
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