

Il progetto Rai cambiato in corsa
E allora qual è la verità? Sempre secondo MNComm, le ragioni del passo indietro da parte di Gabriele Corsi sarebbero puramente artistiche. Come riportato da La nostra Tv, nel comunicato si legge:
“La verità? Prima dei Palinsesti c’è stato presentato dalla Rai un progetto artistico; dopo un mese, quel progetto è radicalmente cambiato…”
Un colpo di scena che, se confermato, ribalterebbe completamente la narrativa iniziale. L’agenzia aggiunge:
“Lecito per un’Azienda cambiare i propri progetti, lecito per un conduttore decidere se questi sono coerenti con il proprio percorso…”
Una dichiarazione che appare come un invito alla reciproca libertà, senza rancori ma con un messaggio ben chiaro: Corsi non ha tradito la Rai, ha semplicemente scelto di essere coerente con la sua identità professionale.
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Collaborazione futura e stoccate velenose
La nota di MNComm si chiude, però, con un’apertura: niente porte sbattute, anzi. Gabriele Corsi resta disponibile per nuovi progetti con la tv pubblica, a patto che ci sia un allineamento creativo più solido:
“Resta la volontà di costruire in futuro nuove occasioni di collaborazione…”
Ma la frase che chiude il comunicato è una piccola, perfida stilettata a chi in questi giorni ha alimentato congetture e retroscena dai toni quasi romanzeschi:
“La realtà, quasi sempre, è molto più semplice di storie costruite ad arte con congetture e dietrologie…”
Chiaro il riferimento a quel sottobosco mediatico dove le narrazioni si rincorrono spesso senza fondamento. Per il momento, la versione ufficiale di Gabriele Corsi è servita. Sarà sufficiente a chiudere definitivamente il caso? Il pubblico, quello attento alle dinamiche televisive, intanto osserva e aspetta.