Garlasco, il vigile del fuoco smentisce l’alibi: scontro ad “Ore 14” tra Bruzzone e De Rensis
Torna al centro dell’inchiesta anche la famosa bicicletta nera da donna avvistata quella mattina davanti alla villetta dei Poggi. Si è ipotizzato che potesse appartenere a qualcuno della cerchia di amici del fratello di Chiara. Uno di loro, infatti, ne possedeva una simile, anche se ufficialmente si trovava in vacanza in quei giorni. “Lui era in ferie, ma non si può escludere che qualcuno possa aver usato quella bici”, si ipotizza nel servizio di Ore 14. Nel frattempo, emergono altri dettagli su quella tragica mattina. Si torna a parlare dello strano furto nella villetta della nonna di Chiara Poggi, avvenuto a poca distanza di tempo dal delitto, e di alcune luci rimaste accese nella casa della ragazza. Roberta Bruzzone sottolinea come la testimonianza del vigile del fuoco sia interessante anche per un altro motivo: “Se davvero ha fornito dettagli in contrasto con quelli della signora Sempio, perché non approfondire? Il fatto che sia stata riconvocata e abbia scelto di non rispondere è un segnale”. (continua a leggere dopo le foto)

Il botta e risposta tra la criminologa e l’avvocato
La criminologa, però, solleva anche un dubbio: “Come può essere certo questo testimone di averla incontrata proprio quel giorno, a distanza di 18 anni? L’unica spiegazione plausibile, da criminologa e psicologa, è che si tratti di un ricordo legato a un evento particolarmente significativo”. L’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi, interviene in trasmissione per sottolineare come la memoria umana, a volte, sappia sorprendere: “Se la madre di Sempio ha potuto ricordare orari precisi e perfino una telefonata alle 11:40, perché non può farlo anche un vigile del fuoco che conosceva la famiglia e viveva in quella comunità sconvolta dal delitto?” E aggiunge: “O abbiamo tutti una memoria eccezionale, o nessuno ce l’ha. Non possiamo applicare due pesi e due misure”. Il caso Garlasco, dopo quasi due decenni, potrebbe non essere ancora arrivato al suo epilogo definitivo. Le indagini continuano, e ogni nuovo dettaglio rischia di cambiare la prospettiva su uno dei delitti più discussi d’Italia.