News tv. “Set logorato da decenni”. “Porta a Porta”, perché Bruno Vespa potrebbe essere sostituito – Dal 1996 Bruno Vespa è al timone del programma di attualità, politica e costume, “Porta a Porta”. Insieme al Maurizio Costanzo Show, questi è considerato uno dei programmi tv che più hanno fatto la storia della seconda serata in Italia. Nella prima puntata, andata in onda il 22 gennaio di 28 anni fa, l’ospite fu Romano Prodi, leader allora della coalizione di centrosinistra e aspirante presidente del consiglio. In realtà, spesso e volentieri i politici hanno scelto il salotto di Rai 1 per discutere e confrontarsi. (continua a leggere dopo le foto)
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“Porta a Porta”, Bruno Vespa sostituito? “Scegliete una giornalista donna”
Due settimane prima del voto delle Europee, proprio a “Porta a Porta”, dovrebbe aver luogo il dibattito tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd, Elly Schlein. Il faccia a faccia è fissato il 23 maggio prossimo su Rai 1. Un annuncio che ha scosso l’opinione pubblica, creando una reazione tra i partiti. «Non c’è dubbio che si tratta di una prima volta molto significativa. Ritengo che sia stata coraggiosa Elly Schlein a sfidare Giorgia Meloni e generosa la presidente del Consiglio a raccogliere il guanto lanciato dalla segretaria dem. La quale ha accettato la condizione posta dalla premier di confrontarsi sul servizio pubblico, com’è naturale che sia in ragione del suo ruolo. D’altronde sarebbe stato curioso se avesse scelto di andare da un’altra parte», le parole di Bruno Vespa in un’intervista a «Repubblica». E tanti stanno intervenendo sull’argomento: Gianluca Nicoletti, ad esempio, ha lanciato una “provocazione” su «La Stampa». (continua a leggere dopo le foto)
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“Porta Porta”, perché Bruno Vespa potrebbe essere sostituito
“Giorgia Meloni ed Elly Schlein perché mai accettate che sia un uomo a proclamarsi vostro garante? È stato stabilito […] che Bruno Vespa presiederà all’incontro televisivo che dovrà decidere chi tra voi due sia la più forte, nell’attesissimo match che gli italiani seguiranno il 23 maggio su RaiUno. Non sarebbe uno straordinario vantaggio per entrambe se ad arbitrarvi fosse invece una donna?”, le parole di Nicoletti. Il giornalista rimarca su «La Stampa»: “Non è una questione di capacità professionale, nessun pregiudizio sulle indubbie capacità di Vespa di mantenersi super partes nel darvi la parola. Perché mai però banalizzare in maniera così scontata la portata epica di quella serata, su cui già tutti stanno scommettendo, mettendo ancora un uomo tra voi che vi accapigliate, proprio come in quegli spettacoli di lotta nel fango, o di Wrestling femminile, sempre e solo immaginati per la gratificazione di soli maschi”.
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