Con la guerra in Ucraina potrebbe esserci un colpo di coda del Covid-19: è ciò che sostengono molti virologi, tra cui anche Matteo Bassetti. Intervistato da R101, il noto virologo ha dichiarato: “Attenzione, perché dall’Ucraina potrebbe esserci un fuoco di ritorno del Covid, con selezione magari di nuove varianti”. Le sue parole sicuramente fanno aumentare l’ansia. Guerra e pandemia sarebbe una combo troppo difficile da sopportare. (Continua dopo la foto…)
Chi è Matteo Bassetti
Matteo Bassetti è uno dei virologi più famosi in Italia. Egli è divenuto noto durante la pandemia di Covid-19 grazie alle innumerevoli ospitate televisive. Bassetti, però, è anche il direttore della clinica malattie infettive del San Martino di Genova, nonché un ricercatore e infettivologo molto stimato nel suo ambiente. Con la popolarità acquisita grazie alla televisione, Bassetti ha attirato sia simpatie e antipatie. La maggior parte delle critiche provengono ovviamente dai cosiddetti “no-vax”, ovvero tutte quelle persone che sono contrarie alla somministrazione del vaccino contro il virus. Il noto virologo ha ricevuto anche numerose minacce, sia sui social che per strada. Il medico, però, non ha mai perso la sua professionalità, continuando a difendere l’uso del vaccino come unico strumento per sconfiggere il temutissimo virus. (Continua dopo la foto…)
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L’allarme lanciato da Matteo Bassetti
Il conflitto russo-ucraino in atto in questi giorni potrebbe provocare un “fuoco di ritorno del Covid”, ad annunciarlo è il noto virologo Matteo Bassetti in un’intervista rilasciata ad R101. Il medico ha poi dichiarato: “Oltre ad aiutare in maniera umanitaria le persone che arrivano dall’Ucraina, bisognerebbe aiutarli anche dal punto di vista sanitario, perché la popolazione ucraina è vaccinata per il 35%, il che vuol dire che due terzi non sono vaccinati”. In questi giorni più di 500mila persone avrebbero lasciato l’Ucraina in cerca di salvezza e rifugio. Il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni, arrivando addirittura a 4 milioni. Molti profughi sarebbero in arrivo anche in Italia.
“Dobbiamo fare molta attenzione perchè le guerre portano con sé anche altri problemi, tipo le malattie infettive – ha proseguito l’infettivologo – Io credo che l’Europa deve dimostrare la sua forza anche dando aiuti molto importanti di tipo sanitario”.