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Obbligo vaccinale: la vicequestore Schilirò torna all’attacco. Cos’è successo

Nel ultimo decreto anti-Covid firmato dal governo è stato introdotto l’obbligo vaccinale per le fasce d’età over 50. La nuova norma ovviamente ha suscitato numerose polemiche. Per la prima volta si parla di “obbligatorietà” per fasce d’età. In cima alle persone che criticano questo nuovo decreto vi è la vicequestore Nunzia Schilirò. (Continua dopo la foto…)

schilirò

Chi è Nunzia Schilirò

Nunzia Alessandra Schilirò è nata a Catania nel 1978, ha 44 anni ed ha diretto per quattro anni, dal 2014 al 2018, la quarta sezione della squadra mobile di Roma, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili. È da sempre impegnata sul campo e cerca di sensibilizzare le persone sul tema. Ha infatti coordinato il progetto “Questo non è amore” per la provincia di Roma per prevenire e reprimere il fenomeno della violenza di genere, ma anche il progetto “Blue box” per combattere il bullismo nelle scuole. Nel corso della sua carriera ha vinto tre premi: il premio Simpatia per aver coordinato l’équipe romana del progetto “Questo non è amore”, il premio Pavoncella e il premio Sicurezza per il suo impegno contro la violenza di genere. Ha risolto numerosi casi di violenza, molti dei quali hanno colpito l’opinione pubblica. La vicequestore Nunzia Schilirò, però, è salita agli onori della cronaca dopo essere stata sospesa per aver manifestato contro il Green pass. (Continua dopo la foto…)

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La vicequestore torna all’attacco contro l’obbligo vaccinale

L’obbligo vaccinale per le fasce d’età over 50, introdotto dall’ultimo decreto firmato dal governo, ha suscitato numerose polemiche. La vicequestore Schilirò ha addirittura tirato in causo il Processo di Norimberga. Sulla sua pagina Facebook, la vicequestore ha postato una foto del Processo di Norimberga con la condanna di Karl Brandt con la scritta: “La somministrazione di farmaci, contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l’umanità”. A margine del post, Schilirò ha commentato: “Ricordiamolo… a tutti! Soprattutto a coloro che si illudono di farla franca. Vi è una giustizia inesorabile che, per fortuna, non appartiene agli uomini, troppe volte indegni della Vita loro concessa”. Il Processo di Norimberga, in particolare quello nei confronti di Karl Brandt, è stato più volte citato in questi mesi dai no vax per opporsi al “vaccino sperimentale obbligatorio”.

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