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Papa Francesco rischia la vita? L’indiscrezione su un report segreto dei cardinali

Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è stato eletto il 13 marzo 2013 come 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma. Una figura decisamente singolare, che a volte sembra quasi stonare con il suo importante e prestigioso ruolo. In questi giorni sta girando tra i cardinali un report segreto che andrebbe proprio a criticare il suo operato come capo della Chiesa cattolica. A quanto pare il suo pontificato sarebbe addirittura una “catastrofe”. Parole molto forti, che potrebbero essere stata scritte proprio da un cardinale stesso. Papa Francesco rischierebbe addirittura la vita? Vediamo cosa si afferma nel report. (Continua a leggere dopo la foto)

Papa Francesco rischia la vita? L’indiscrezione su un report segreto dei cardinali

Da qualche giorno sta girando tra i cardinale un report sul lavoro svolto da Papa Francesco in questi anni di pontificato: “Questo pontificato è un disastro sotto molti o più aspetti, una catastrofe”. L’autore del documento è anonimo. Di lui (o lei) si conosce solo uno pseudonimo, ovvero “Demos (popolo)”. Pur non essendo venuto allo scoperto, pare – come riporta l’Espresso – che si tratti di un profondo conoscitore della materia: “Non si può escludere che sia egli stesso un cardinale”. Come riportato da Libero, il testo recita: “La situazione finanziaria del Vaticano è grave. Negli ultimi dieci anni (almeno) ci sono stati quasi sempre deficit finanziari. Prima del Covid, questi deficit erano di circa 20 milioni di euro all’anno. Negli ultimi tre anni sono stati circa 30-35 milioni di euro all’anno. Il ruolo mutevole di papa Francesco nelle riforme finanziarie è un mistero e un enigma”. Poi il testo continua ad attaccare la figura del Sommo Pontefice. (Continua a leggere dopo la foto)

Le parole del memorandum sul caso Becciu

L’autore del testo che circola da giorni tra i cardinali ha attaccato Papa Francesco anche sul modo in cui sarebbe stato gestito il caso Becciu: “Il cardinale Becciu non è stato trattato con giustizia perché è stato rimosso dal suo incarico e privato delle sue dignità cardinalizie senza alcuna prova. Non ha ricevuto il giusto processo. Tutti hanno diritto a un giusto processo. Il papa a volte, se non spesso, governa con decreti pontifici, motu proprio, che eliminano il diritto di appello delle persone colpite. Molti membri del personale, spesso sacerdoti, sono stati sbrigativamente cacciati dalla curia vaticana, spesso senza una valida ragione”. Infine, il testo si riferisce chiaramente al prossimo papa eletto dalla Chiesa, al quale si chiede di ripristinare l’unità della Chiesa “non permettendo differenze dottrinali inaccettabili. La moralità dell’attività omosessuale sarà uno di questi punti critici”.

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