Personaggi Tv. Alfonso Signorini e il suo compagno si sono lasciati. Il diretto di Chi e conduttore del Grande Fratello Vip si è raccontato senza filtri in una lunga intervista a Il Corriere della Sera. Tantissimi gli argomenti trattati, tra cui anche la fine della sua storia d’amore dopo ben 18 anni e la sua amicizia con Silvio Berlusconi. Una chiacchierata a cuore aperto anche sulle tematiche legate alla comunità LGBT+. Vediamo insieme le sue parole. (Continua a leggere dopo la foto)
Alfonso Signorini e il suo compagno si sono lasciati dopo ben 18 anni
Il conduttore del GFVip e direttore del settimanale Chi, Alfonso Signorini, ha parlato della fine della sua relazione con il compagno dopo 18 anni. Attualmente il volto noto di Canale 5 è single, ma innamorato. Alfonso Signorini ai microfoni de Il Corriere della Sera ha dichiarato: “Sulla carta sono single, ma sono molto innamorato. Sai quando non vedi l’ora di ricevere un messaggio e guardi il telefono cento volte?”. La sua nuova fiamma però è lontana dall’ambiente dello spettacolo: “Non frequento il mondo della televisione ed è la mia salvezza”. Infine, su Paolo Galimberti ha aggiunto: “Dopo 18 anni non stiamo più insieme. Una decisione sofferta, ma dovuta: quando il rapporto si trascina per non far dispiacere all’altro è bene chiudere, ma gli vorrò sempre bene”. Poi ha ricordato anche il suo amore per una donna: “Ho convissuto con Laura per cinque anni. Tempo fa l’ho incontrata in Puglia, io ero con Paolo e lei con il marito, l’istruttore di tennis con cui mi aveva tradito. È ancora convinta che io sia eterosessuale”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le sue idee sulla comunità LGBT+
Sempre a Il Corriere della Sera, Alfonso Signorini ha parlato della sua amicizia con Silvio Berlusconi e delle sue idee sulla comunità LGBT+: “Mi ha tenuto la mano tutta la notte quando è morta mia madre, conservo ancora nel portafogli il biglietto che mi scrisse. La gente non crede che io a quell’uomo voglia bene davvero. Ho smesso di votare da un pezzo e lui lo sa. Certo che sono favorevole al ddl Zan. Sono gay, ma non mi piacciono i gay. O meglio: non mi piacciono quelli rappresentati da certi media, la riduzione a macchietta. Ma difendo i Gay Pride come forma suprema di libertà”.
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