Personaggi tv. Barbara D’Urso, finalmente rompe il silenzio dopo l’addio a “Pomeriggio 5” – Barbara D’Urso dopo lo stop improvviso di “Pomeriggio 5” ha deciso di dare la sua sua versione dei fatti. In un’intervista concessa a «Repubblica» la conduttrice ha detto che al momento non c’è nessun altro progetto all’orizzonte e il suo contratto scade a dicembre. «Ne ho sopportate tante. Forse un giorno lo racconterò. Ho messo la testa sott’acqua perché lavoravo con passione. Ma adesso basta», ha esordito Carmelita nel colloquio con Silvia Fumarola. E non sono mancati i sacrifici in questi anni, la D’Urso ha detto di aver cambiato vita su richiesta dell’azienda all’epoca di Mattino 5: «Mi sono trasferita a Milano senza i miei due figli». (continua a leggere dopo le foto)
Leggi anche: Chi è Barbara D’Urso, tutto sulla famosa conduttrice Tv: dalla vita privata alla carriera
Leggi anche: Barbara D’Urso via da “Pomeriggio 5”, il vero motivo: l’indiscrezione
Barbara D’Urso rompe il silenzio dopo l’addio a “Pomeriggio 5”
«Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione», ha spiegato Barbara D’Urso, che ha detto di aver capito che l’azienda non la gradiva più. La conduttrice ha raccontato di aver avvertito il suo manager Lucio Presta che qualcosa non andava. «Pomeriggio Cinque era confermato, per le due stagioni successive. Presta spiega: ‘Barbara ha bisogno di un segnale di appartenenza forte, facciamo un passaggio con l’editore e vediamo se è possibile garantire un serale su Canale 5’. Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa». E poi? «Non succede niente, Presta rilancia: ‘Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro’». (continua a leggere dopo le foto)
Leggi anche: Barbara D’Urso, perché Pier Silvio Berlusconi non la vuole a “Pomeriggio 5”: il vero motivo
Leggi anche: Silvio Berlusconi, Barbara D’Urso rompe il silenzio dopo la sua morte
La conduttrice svela il suo stato d’animo
«Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: ‘Ci vediamo a settembre’», ha proseguito la D’Urso. Di colpo la chiamano il 26 giugno per chiudere in anticipo il contratto perché la nuova conduzione del programma potrà debuttare già a settembre. «Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più», ha evidenziato la conduttrice. Poi la stoccata: «I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno!», ha tuonato la D’Urso. (continua a leggere dopo le foto)
“Pomeriggio 5”, Barbara D’Urso rompe il silenzio: la stoccata a Pier Silvio Berlusconi
Barbara D’Urso non vuol sentire parlare di trash: «Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live – Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di Serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio 5 col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate».
