Il web si schiera: “Haters senza freni”
La vicenda ha subito attirato l’attenzione della rete: centinaia di follower hanno commentato esprimendo vicinanza a Roberta e condannando l’accaduto.
Molti utenti hanno sottolineato l’urgenza di regole più severe contro gli hater: “Questa non è libertà, è violenza psicologica”, scrive una follower. E c’è chi chiede a Instagram di intervenire più rapidamente e con strumenti più incisivi.
Il caso Di Padua riaccende i riflettori su un sistema in cui il disprezzo trova terreno fertile e visibilità immediata. Dove anche un compleanno può diventare occasione per seminare veleno.
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Essere forti non è abbastanza
Roberta Di Padua è nota per il suo carattere diretto, per non essersi mai nascosta né a Uomini e Donne né nella vita reale. È abituata a ricevere opinioni contrastanti. Ma neppure una donna come lei, abituata a farsi scivolare addosso molte cose, può restare indifferente a un messaggio del genere.
“Mi sono fatta una risata tante volte, ma questa no”, ha detto. Perché augurare la morte a qualcuno, anche solo in forma di “scherzo”, non è mai accettabile.
E oggi, quel commento non colpisce solo Roberta, ma chiunque abbia mai letto frasi simili rivolte a sé, a un amico, a un familiare. È un allarme. Ed è impossibile ignorarlo.