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Sanremo 2025, dietro le quinte la confessione di Carlo Conti su Amadeus e Fiorello

Personaggi tv. Sanremo 2025, dietro le quinte la confessione di Carlo Conti su Amadeus e Fiorello – Manca davvero poco alla prima attesissima puntata del festival di Sanremo 2025. Nella giornata di ieri, lunedì 10 febbraio 2025, si è svolta la consueta conferenza stampa in cui Carlo Conti, conduttore e direttore artistico, ha illustrato cosa ci aspetta. Inevitabili le domande su Amadeus e Fiorello, come pure quelle sulla mancanza dei monologhi, di cui il presentatore toscano ha deciso di fare a meno. Conti è stato fermato poi dietro le quinte dall’«Ansa» e ha fatto una confessione sui suoi predecessori. (continua a leggere dopo le foto)

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Sanremo 2025, dietro le quinte la confessione di Carlo Conti su Amadeus e Fiorello

In conferenza stampa Carlo Conti ha fatto capire di non temere il paragone con chi l’ha preceduto: «Non è una sfida, i numeri di Amadeus sono imbattibili. Lui e Fiorello hanno fatto cinque festival incredibili e uno con l’Ariston vuoto per il covid, superando ogni difficoltà. Non mi interessano gli ascolti, mi sveglierò alle 11. Spero di portare un prodotto decoroso. Non avrei mai accettato se fosse stata una sfida credo di non dover dimostrare niente a me stesso nella mia carriera». Davanti ai giornalisti il direttore artistico ha lasciato intendere di essere tranquillo, di non avere la cosiddetta “ansia da prestazione”. (continua a leggere dopo le foto)

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Festival di Sanremo 2025, Carlo Conti non teme il paragone con i predecessori Amadeus e Fiorello

Alla domanda “Si ritiene antifascista?”, Carlo Conti ha replicato: «Certo, che problema c’è, la trovo anche anacronistica questa domanda. Non dobbiamo dimenticare mai quello che hanno fatto i nostri genitori e nonni per consentirci di essere qui, anche a costo della loro vita». Gerry Scotti, che affiancherà Conti e Antonella Clerici nella prima serata, ha aggiunto: «Io ho avuto metà della famiglia fucilata dai fascisti, pensa un po’». Sull’assenza dei monologhi il direttore artistico ha chiarito: «Non è una scelta politica (…). Volevo fare un Festival incentrato sulla musica e su altri temi, più relazionali da una parte. Il venerdì sera per esempio avremo Paolo Kessisoglu con la figlia per cantare una canzone insieme e raccontare il mancato dialogo delle nuove generazioni con i genitori». Su Amadeus e Fiorello, Carlo Conti è tornato a parlare dietro le quinte, svelando un curioso retroscena.

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