La Rai ha abbandonato Franco Di Mare
Gino di Mare descrive il fratello come “seccato e amareggiato per il trattamento che gli avevano riservato i vertici Rai, non quelli attuali ma i precedenti“. Sul rapporto con la società di Viale Mazzini e il disappunto di Di Mare nei confronti della sua ex azienda, il fratello racconta lo sconcerto del fratello: “Non poteva credere di essere considerato un questuante“. Prima di morire Franco aveva iniziato una battaglia legale che continuerà anche ora che non c’è più. “Io sono il fratello, di questo si occuperanno il suo agente, sua moglie e sua figlia. Certo dico che lui era molto seccato, per come era stato trattato, negli ultimi giorni mi diceva “mi hanno abbandonato”, continua Gino. (continua dopo la foto)
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L’annuncio è un colpo al cuore per tutti
Qualsiasi cosa per provare a salvare Franco. Il fratello ha raccontato di averlo portato a Napoli ma invano: “Sono giornalista scientifico, mi occupo di scienza, gli ho detto ‘vieni al Pascale, proviamoci‘. É stato da me quasi un mese, abbiamo tentato la radioterapia al Pascale che è specializzato nella cura dei tumori: lo hanno trattato come un principe, è un luogo di grande umanità. Prima di entrare a fare terapia ci prendevamo il caffè e poi Franco lasciava pagato per tutti: questo per dire chi era lui, la persona più generosa che abbia mai conosciuto e non lo dico perché era mio fratello”.
Come ultimo desiderio Franco voleva essere cremato. E come ultima richiesta una “cena in un ristorante sul mare, che lui aveva già prenotato: aveva parlato con il ristoratore, ha riservato il posto a capotavola” . Gino non ha parlato durate i funerali di Franco, ma avrebbe voluto dirgli “che è stato per me un faro, ho sempre cercato di viaggiargli accanto ma era impossibile, inarrivabile. E che continuerò a preparare la parmigiana di melanzane che fin da bambini ci piaceva tanto“