Personaggi tv. Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla svela come ha speso i soldi. Gina Lollobrigida è stata un’attrice italiana. Durante la sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali un Golden Globe per il film Torna a settembre, sette David di Donatello, tre Nastri d’argento, una stella sulla Hollywood Walk of Fame, oltre a una candidatura ai BAFTA per Pane, amore e fantasia. L’attrice è scomparsa il 16 Gennaio 2023 e da quel momento in poi è iniziata una vera e propria guerra per la sua eredità. Su questo scottante tema ci sono delle grosse novità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla svela come ha speso i soldi
Continua la guerra tra parenti e non solo di Gina Lollobrigida per quanto riguarda la sua eredità. Andrea Piazzolla, il factotum dell’attrice Gina Lollobrigida morta lo scorso gennaio, non ci sta e rigetta la richiesta di condanna a sette anni e mezzo per cinconvenzione di incapace fatta dal pm: “Non ho mai pensato neanche lontanamente di manipolarla ma anche se avessi voluto sarebbe stato impossibile: era la persona più autonoma e indipendente che io abbia mai conosciuto in ogni aspetto della sua vita”. La sentenza per Andrea Piazzolla è prevista per il 5 ottobre, nell’attesa il factotum della Lollo ha ribadito la sua versione in un’intervista al Corriere della Sera. (Continua a leggere dopo la foto)
Una storia ingarbugliata
Andrea Piazzolla in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “Gina aveva detto di non voler lasciare nulla al figlio dopo che lui l’aveva sottoposta a quella che lei riteneva una umiliante gogna mediatica. I soldi sono stati spesi per lei e per mantenere il regime di vita che lei ha voluto fare. Un milione di euro è stato pignorato dal suo ex avvocato per onorari che Gina era certa di aver pagato. Ho cercato sempre la sua felicità. Nel corso del mio rapporto con Gina ho ricevuto minacce, telefonate e lettere anonime e Gina lo sapeva, così come sapeva che per quei fatti era stata presentata una denuncia”.
Poi ha concluso dicendo: “Ho trovato ingiusto che nel processo sia stato enfatizzato che Gina, in un momento di grave difficoltà per lei nel corso della perizia come anche il consulente della parte civile ha detto, si sia confusa circa una rapina avvenuta negli anni Sessanta. Non è una strategia difensiva è la verità: Gina era molto triste quando l’ho conosciuta, mi inorgoglisce il fatto che lei stessa abbia detto a tutti come grazie a me avesse ritrovato la gioia di vivere”.
