Il lungo addio a Platinette
Parallelamente alla battaglia medica, c’è stato anche un cambiamento artistico e identitario profondo. Platinette, figura iconica della televisione italiana, non fa più parte della sua quotidianità. L’artista ha scelto negli ultimi anni di allontanarsi progressivamente dal personaggio che lo ha reso celebre, dichiarando in più occasioni di non riconoscersi più in quella figura provocatoria, ironica e potente.
Platinette è stato molto più di un travestimento scenico: ha incarnato, in un’epoca in cui era tutt’altro che scontato, un messaggio di libertà, fluidità e rottura degli schemi. Dai salotti televisivi alle onde radiofoniche, il suo stile inconfondibile ha lasciato un segno nella cultura pop italiana, tra parrucche platino, vestiti eccentrici e opinioni affilate ma mai volgari.
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Un’eredità che non si dimentica
Oggi Mauro Coruzzi si mostra per quello che è: un uomo che ha scelto la sobrietà, ma che non ha mai perso profondità e lucidità. E se è vero che Platinette non esiste più nel senso spettacolare del termine, la sua eredità è ovunque: in ogni figura queer che oggi trova spazio in tv, in ogni battaglia per l’autenticità, in ogni artista che osa essere se stesso, senza filtri né compromessi.