Al Bano: “Sarebbe assurdo, Sanremo è un patrimonio culturale”
A lanciare per primo l’allarme è stato Al Bano, voce storica del Festival e simbolo della musica italiana nel mondo. Intervistato dopo la notizia del possibile addio alla città ligure, il cantante ha commentato senza mezzi termini: “Sarebbe assurdo. Sanremo è un patrimonio culturale, di emozioni condivise. Ve l’immaginate Hollywood che si separa dagli Oscar?”.
Il ‘leone di Cellino San Marco’, che ha calcato il palco dell’Ariston in coppia con Romina Power portando successi internazionali come Felicità e Ci sarà, ha ricordato l’importanza storica del Festival: “Tutte le canzoni italiane che hanno avuto successo nel mondo sono passate per Sanremo”. Il suo appello è chiaro: “Spero, romanticamente, che Rai e Comune trovino un accordo”. Ma Al Bano non è l’unico a protestare.
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Iva Zanicchi: “Un Festival Rai avrebbe successo, ma Sanremo è l’anima”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Iva Zanicchi, l’artista donna con il maggior numero di vittorie nella storia del Festival: Non pensare a me (1967), Zingara (1969) e Ciao cara come stai? (1974). Per la cantante, l’identità tra Festival e città è indissolubile: “Quando si parla di Festival, la prima cosa che viene in mente è proprio Sanremo”.
Zanicchi ammette che un evento targato Rai potrebbe funzionare ovunque, ma pone una domanda cruciale: “Cosa ne sarebbe della storia di questa kermesse?”. Una riflessione che mette a nudo il rischio di snaturare un evento che ha costruito la sua leggenda anche attraverso il luogo che lo ospita.