Personaggi tv. Sarah, questa non ci voleva: la sua vittoria messa in discussione – Nella serata del 18 maggio è arrivato l’atteso verdetto finale. La vincitrice di “Amici” è Sarah Toscano, la cantante della squadra capitanata da Lorella Cuccarini e Emanuel Lo. Un’ex insegnante della scuola di Maria De Filippi ha commentato quanto accaduto e non ha speso parole troppo lusinghiere per la giovane. (continua a leggere dopo le foto)
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Sarah Toscano, la sua vittoria ad “Amici” messa in discussione (ecco da chi)
Grazia Di Michele, volto noto di “Amici”, ex insegnante di canto della nota scuola, ha affidato a TvBlog alcune riflessioni sul panorama musicale nostrano. «Il mondo della musica cambia vertiginosamente. Insegno da più di 20 anni, l’ho fatto ad Amici, nelle università e nei conservatori e ho a che fare con il materiale umano. Ho visto i ragazzi cambiare tantissimo, prima erano interessati alla storia della musica e alle radici del cantautorato; ora a tutto ciò sono disinteressati. E allora sono andata in crisi: tecnica, interpretazione, storia della musica, nozioni di cultura musicale… niente. Ho visto cambiare l’approccio allo studio del canto delle nuove generazioni», ha spiegato la docente, che ha commentato anche la vittoria di Sarah Toscano. (continua a leggere dopo le foto)
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Grazia Di Michele dice la sua sulla vittoria di Sarah Toscano
Grazia Di Michele ha ricoperto il ruolo di insegnante di canto ad “Amici” per ben tredici edizioni lasciando nel 2015. «Fino a quando ci sono rimasta – sono entrata alla terza edizione e sono andata via dopo 13 anni, nel 2015 – i ragazzi indossavano una tuta, che io chiamavo il pigiama. La motivazione mi convinceva: deve venir fuori la loro personalità artistica. L’immagine è importante, per carità, ma la personalità di più. Veniva fatto un lavoro notevole sulla loro personalità artistica. All’epoca veniva insegnata anche la recitazione, che è fondamentale per i cantanti: ti consente di entrare in contatto con la gestualità, con il corpo, migliora l’interpretazione. Anche la dizione aveva il suo perché. Tutti i ragazzi dovevano passare da tutte le discipline», ha spiegato la docente. Poi le parole su Sarah Toscano.
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