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“Un Medico in famiglia”, la famosa attrice svela tutto a distanza di anni: “Una brutta roba”

Personaggi tv. ”Una roba brutta”. “Un Medico in famiglia”, la famosa attrice svela tutto a distanza di anni – Per una generazione di telespettatori italiani, Il medico in famiglia non è stato semplicemente un appuntamento televisivo: è stato casa. Una casa rumorosa, affollata, piena di risate, discussioni, imprevisti, amori, drammi e tenerezze. Dal 1998, quando la famiglia Martini fece il suo debutto su Rai 1, fino alle stagioni successive, quella fiction ha saputo raccontare l’Italia che cambiava. Nel cast si sono avvicendati tanti attori e attrici.

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“Un Medico in famiglia”, la famosa attrice svela tutto a distanza di anni: “Una brutta roba”

A metà anni novanta Gaia De Laurentiis era uno dei volti televisivi più popolari e richiesti. Il suo grande amore? È sempre stato il teatro. “Mi diplomai a giugno e ad ottobre varcai la soglia della scuola di Giorgio Strehler”, racconta l’attrice a Fanpage. “Il mio obiettivo era quello di fare teatro e se non mi avessero presa al Piccolo avrei tentato alla Silvio D’Amico. Qualora mi fosse andata male pure lì, avrei fatto Medicina. Non avevo certamente voglia di perdere tempo e mi diedi qualche mese di tempo per provare la strada della recitazione. Fortunatamente mi andò bene al primo colpo”, ha confessato. Ha ripercorso anche la sua carriera e ha svelato un retroscena inedito su “Un medico in famiglia”.

Gaia De Laurentiis “maltrattata” ad “Un medico in famiglia”

Il primissimo incontro con Strehler fu a dir poco traumatico: “Indossavo una maglietta rossa, colore per il quale lui provava orrore, in quanto dava troppo nell’occhio. Durante le prove pretendeva dei colori neutri. In effetti il rosso non ti è di aiuto se stai lavorando su un determinato personaggio. Ti deconcentra. Ma il vero trauma fu un altro”. Ossia? “Portai il testo della Mirandolina e mi mandò via in malo modo. Riteneva assurdo che alla mia età interpretassi quel personaggio. Aveva ragione, non era un pezzo adatto a me. A quel punto mi chiese di preparare Ofelia di Amleto e ne rimase entusiasta. Strehler era una persona estremamente umana, con noi allievi era paterno ed è difficile incontrare figure così geniali”, ha dichiarato Gaia De Laurentiis. Poi arrivò la televisione: “Una volta diplomata lasciai il Piccolo. Sentivo il bisogno di staccarmi dalla scuola e dal maestro. Dovevo tagliare il cordone. Avevo vent’anni e mi rimboccai le maniche accettando lavori che mi permisero di fare gavetta e soprattutto di guadagnare. Per ‘Mi Manda Lubrano’ recitai in un filmato in cui si parlava di truffe. Ingaggiavano giovani attori ed io impersonai una truffatrice che andava a rubare a casa di un’anziana”, ha ricordato l’attrice.

L’amore per il teatro e la popolarità in tv con “Target”

“Da giovane non puoi rimanere a casa ad aspettare l’occasione. Ora è un lusso che posso permettermi, ma agli inizi non avevo la possibilità di scegliere. Recitai nello sceneggiato di Rete 4 ‘Senza fine’, presi parte a diverse pubblicità e scoprii il mondo del doppiaggio, dando la voce a svariati cartoni animati”, ha dichiarato Gaia De Laurentiis. La svolta arrivò con “Target”: “Ai provini ero una delle tante. Il mio vantaggio fu quello di non essere un’annunciatrice. Non avendo alcuna esperienza di tv, avevo una maniera di pormi assolutamente genuina e nuova. L’inesperienza fu la mia forza”, ha confessato. Negli anni ha lavorato a tantissime serie di successo come “Sei forte maestro”.

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