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Addio bonus 150 e 200 euro? Meloni: «Stop ai bonus inutili»

bonus 150 200 Giorgia Meloni

SOCIAL. «Archiviare finalmente la logica dei bonus». Lo aveva detto l’attuale presidente del consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico alla Camera. Ebbene, sembra che questa dichiarazione si stia per realizzare.

Perché Meloni sembra intenzionata a non confermare il bonus

Attendiamo infatti in questa settimana il prossimo Consiglio dei Ministri che dovrebbe approvare il nuovo decreto definito per adesso Aiuti Quattro. In cui in tanti speravano di trovare una replica dei bonus da 150 e da 200 euro per dicembre. Quindi ci sara? La risposta sarà probabilmente no e lo dice la stessa Premier sui social qualche giorno fa scrivendo: «Concentreremo le risorse a disposizione per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili».

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Inoltre il sito web Ministero dell’economia e delle finanze pubblica un report della Nadef che dichiara: «Il documento, approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro Giancarlo Giorgetti, destina per il 2023 circa 21 miliardi di euro alle misure di contrasto all’aumento dei costi energetici, da cui deriva anche l’impennata dell’inflazione. A queste risorse si aggiungono circa 9 miliardi derivanti dal cosiddetto extragettito del 2022».

bonus 150 200 Giorgia Meloni

Meloni, Bonus 200 e 150 euro sono confermati?

Il nuovo Governo intende usare queste misure principalmente per il caro bollente e carburante, famiglie e aziende quindi si prevede che i bonus da 200 e 150 euro avranno poco spazio. Per il bonus di 150 euro Aiuti Tre erano stati stanziati in totale 3 miliardi di euro, 3 miliardi e mezzo circa se mettiamo in conto anche i lavoratori autonomi. Invece allo stato attuale se, seguiamo il modello Draghi, servirebbero 4 miliardi e mezzo di euro solo per prorogare i redditi di imposta alle aziende a cui bisognerebbe aggiungerci un miliardo e mezzo circa per prorogare il taglio del prezzo del carburante. In pratica siamo già a 9 miliardi. C’è da dire che la speranza dovrebbe ricadere sulla spending review ministeriale avvenuta durante il Consiglio dei Ministri che dovrebbe dare una sforbiciata ai costi.

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Per farla breve, sulla base di questo ragionamento, nove miliardi non sarebbero sufficienti per far rientrare tutte le misure in questo 2022 a meno che non saltino fuori altri fondi. Ma si pensa che sia molto difficile che possano essere confermati i vari bonus come quello da 200 e 150 euro. Ma l’ultima parole ce l’avrà sempre il Consiglio dei Ministri previsto entro la fine di questa settimana.

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