
Una stella si è spenta nel cuore pulsante di Bari Vecchia. L’eco della notizia si è diffuso rapidamente, portando tristezza tra le mura antiche del Borgo Antico. Stiamo parlando di una delle vere signore delle orecchiette, un volto sorridente e schietto che per anni è stato sinonimo di tradizione, cucina casalinga e autentica pugliesità. La sua assenza lascia un vuoto incolmabile, specialmente nel famoso vicolo dell’Arco Basso, dove la sua presenza era una tappa fissa per residenti, turisti e, soprattutto, giornalisti. La sua storia non è solo un racconto di farina e semola, ma di passione e un carisma contagioso che l’ha resa una vera star del web.
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La scomparsa di un simbolo: addio alla “Regina” dell’Arco Basso
Il 4 dicembre, una data che sarà ricordata con commozione a Bari Vecchia, si è spenta all’età di 90 anni una delle figure più amate e riconoscibili del quartiere storico. Ci riferiamo a Vittoria Grimaldi, un nome che evoca immediatamente l’immagine delle mani sapienti che lavorano la pasta fresca, trasformando gli ingredienti semplici in una vera e propria arte. Vittoria Grimaldi era tra le vere signore delle orecchiette del celebre vicolo Arco Basso, dove vendeva da molti anni la sua pasta fatta in casa. La sua bancarella, o meglio, il suo angolo di tradizione, non era solo un luogo di commercio, ma un crocevia di storie, aneddoti sulla cucina barese e battute fulminanti.
La sua veracità e il suo carattere genuino l’hanno resa una protagonista prediletta dei media. Giornalisti di giornali e TV locali si recavano regolarmente da lei, specialmente in occasione delle festività, per raccogliere testimonianze autentiche e reazioni “veraci” alle loro domande. Vittoria non si sottraeva mai, dispensando perle di saggezza popolare e ricette tradizionali. La sua era una presenza scenica naturale, capace di catalizzare l’attenzione e di rappresentare al meglio lo spirito schietto e caloroso dei baresi. La sua storia si intrecciava strettamente con quella del quartiere, dove viveva proprio di fronte alla sua cara amica Nunzia Caputo, forse la pastaia più nota del capoluogo pugliese, icona globale della promozione della tradizione culinaria barese. La perdita di Vittoria Grimaldi segna profondamente l’atmosfera dell’Arco Basso, rendendola da oggi inevitabilmente più quieta.

Dalla tradizione al trionfo social: quando il carisma diventa virale
Nonostante fosse profondamente radicata nella tradizione, Vittoria Grimaldi aveva conquistato il mondo moderno, diventando un inaspettato fenomeno social. Le interviste rilasciate nel corso degli anni, ricche di umorismo e saggezza popolare, sono state smembrate e condivise migliaia di volte dagli utenti su tutte le piattaforme. Clip risalenti anche a più di dieci anni fa continuavano a circolare, trovando un pubblico entusiasta persino tra i ragazzi più giovani su TikTok.
La sua spontaneità si è trasformata in un magnete per l’attenzione digitale, dimostrando come il vero carisma non conosca età o generazione. La notizia della scomparsa della “signora delle orecchiette” ha subito innescato una commossa reazione online, riempiendo i commenti di messaggi di addio e ricordi affettuosi. “Non so se avete letto, ma non c’è più, che dispiacere!” ha scritto un utente, mentre un altro ha commentato: “Ho saputo adesso, mi dispiace tanto“. C’è chi l’ha salutata come la “signora degli stracinati” e chi come una vera “diva delle orecchiette“. Il mondo del web, che lei aveva conquistato inconsapevolmente, si stringeva così attorno al ricordo della nonnina barese.
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