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Alessandro ucciso dalla madre, la confessione spaventosa: “Ci ho messo sei ore”

Lorena Venier, infermiera 61enne, ha confessato l’omicidio del figlio Alessandro, 35 anni, all’interno della villetta familiare a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. L’interrogatorio, avvenuto di fronte agli investigatori, ha portato a galla dettagli raccapriccianti sull’accaduto, che coinvolgono anche la compagna di Alessandro, Mailyn Castro Monsalvo.

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Alessandro Venier morto per mano della madre Lorena

La tragedia ha lasciato sgomenta la comunità di Gemona del Friuli, che si ritrova a fare i conti con una vicenda di una gravità senza precedenti: una madre che uccide il figlio con l’aiuto della compagna di lui. Il caso resta aperto, con la Procura impegnata a valutare le responsabilità di ciascun coinvolto e a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Sono attesi ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, mentre si attendono i risultati delle perizie psichiatriche sui protagonisti della vicenda. Intanto, Lorena ha confessato l’omicidio. Il suo è stato un racconto freddo, presentato davanti al GIP del Tribunale di Udine, durante l’udienza di convalida dell’arresto.

Alessandro Venier, la madre confessa l’omicidio: “Ecco come l’ho ucciso”

“L’ho sezionato da sola”, ha dichiarato Lorena, descrivendo minuziosamente ciò che è successo la notte del 25 luglio 2025. La donna ha raccontato tutto agli inquirenti: “Mi sono occupata da sola del depezzamento – ha spiegato Lorena – ho usato un seghetto e un lenzuolo per contenere il sangue. L’ho sezionato in tre pezzi. Non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine”.

Il piano premeditato prevedeva inizialmente di addormentare Alessandro. Lorena ha dichiarato: “Ho svuotato un blister di medicinali nella limonata, ma non bastava. Allora gli ho fatto due iniezioni di insulina. Le avevo prese anni fa dal lavoro, pensando un giorno di usarle per togliermi la vita”. Questa ammissione sottolinea un livello di pianificazione inquietante, maturato nel tempo. Emergono altri dettagli raccapriccianti nel racconto della donna.

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