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Ancora un terremoto in Italia, forte scossa: tanta paura

L’Italia continua a termare. Una forte scossa di terremoto è stata registrata attorno alle 19.10 dell’11 marzo 2024 a Napoli: avvertita distintamente tra Fuorigrotta e Quarto, nei Campi Flegrei.

La scossa ha sollevato preoccupazioni e interrogativi sulla sicurezza della zona. Questo evento, il più intenso degli ultimi 40 anni in questa area, fa parte di uno sciame sismico che ha visto oltre 80 eventi e si colloca all’interno del fenomeno del bradisismo, noto per essere legato alla dinamica vulcanica della regione. Sebbene non vi siano attualmente segnali di un’eruzione imminente, l’incremento della frequenza e l’intensità delle scosse, insieme al sollevamento del suolo di circa 15 centimetri al mese, richiedono un monitoraggio costante e aggiornamenti dei piani di emergenza.

Gli esperti, tra cui la direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), hanno chiarito che, nonostante l’intensità degli eventi sismici e la deformazione del suolo, attualmente non ci sono prove che indichino una progressione verso un’eruzione vulcanica. Hanno inoltre indicato che, sebbene la situazione sia seria e necessiti di attenzione, la massima magnitudo attesa non dovrebbe superare il 5 sulla scala Richter, suggerendo che episodi di magnitudo 4 o poco superiori sono possibili, ma non indicativi di attività eruttiva imminente.

Il ministro Nello Musumeci ha esortato a rimanere vigili, sottolineando che, sebbene le scosse di terremoto continueranno, non si prevedono eventi di entità preoccupante. Tuttavia, l’importanza di stare all’erta e la necessità di aggiornare i piani di evacuazione sono state enfatizzate, dato il rischio inerente a qualsiasi attività sismica e vulcanica.

L’INGV ha delineato due scenari possibili: il più favorevole vede la fine della crisi di bradisismo simile a quella degli anni ’82-’84, mentre lo scenario più critico potrebbe portare a un’eruzione simile a quella del Monte Nuovo nel 1538. Tuttavia, la previsione di un evento eruttivo resta complessa, sottolineando la necessità di coesistere con il fenomeno del bradisismo, caratteristico della zona, e di mantenere aggiornati i piani di evacuazione e di emergenza.

In questo contesto di incertezza, le autorità locali e nazionali, insieme agli esperti vulcanologici, continuano a monitorare attentamente la situazione, facendo appello alla popolazione affinché rimanga informata, ma eviti allarmismi inutili.

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