
Calamari, cozze e vongole: il trucco degli esperti per capire se sono davvero freschi – Durante la stagione estiva, cozze, vongole e calamari sono tra i protagonisti indiscussi della cucina italiana, arricchendo piatti tradizionali e ricette innovative. Tuttavia, la sicurezza alimentare resta un tema centrale: i recenti controlli delle autorità, come quelli del Ministero della Salute, hanno evidenziato che non sempre i prodotti ittici presenti nei mercati rispettano gli standard di freschezza e sicurezza. Saper distinguere i molluschi freschi diventa quindi una competenza fondamentale, non solo per il piacere del palato ma anche per tutelare la propria salute.

Calamari, cozze e vongole: il trucco degli esperti per capire se sono davvero freschi
Altroconsumo ha elaborato una guida dettagliata con suggerimenti pratici e indicazioni ufficiali per evitare errori al momento dell’acquisto. Il primo passo per riconoscere molluschi freschi consiste nell’affidarsi ai sensi. L’osservazione visiva permette di individuare eventuali anomalie, ma è soprattutto l’olfatto a fornire segnali inequivocabili: un aroma intenso di mare pulito è il miglior indicatore di freschezza. Al contrario, odori sgradevoli o troppo forti suggeriscono deterioramento o conservazione inadeguata. Queste semplici regole sono il punto di partenza per evitare rischi e scegliere prodotti di qualità. Oltre all’aspetto e all’odore, è importante conoscere le normative sulla vendita dei molluschi. Per esempio, la legge prevede che i molluschi bivalvi – come le cozze, le vongole e le ostriche – debbano essere commercializzati vivi e conservati a temperature tra 0°C e 4°C, con le conchiglie ben chiuse. Il rispetto di queste condizioni è determinante per garantire la sicurezza degli alimenti e prevenire la proliferazione di batteri e virus potenzialmente dannosi.
La freschezza dei molluschi non riguarda solo l’aspetto e l’odore, ma anche la loro reattività agli stimoli. Un mollusco ancora vivo reagisce se viene toccato o se si aggiungono poche gocce di limone sulle valve. Allo stesso tempo, la presenza di sabbia, fango o acqua stagnante all’interno della confezione è un segnale negativo da non sottovalutare.

Cozze, vongole e ostriche: vitalità e segnali da osservare
Secondo Altroconsumo, la vendita dei molluschi bivalvi deve garantire che gli animali siano vivi fino al momento dell’acquisto. La vitalità si verifica osservando la chiusura delle valve: una conchiglia aperta che non si richiude se stimolata indica perdita di freschezza. Anche il peso della retina e il suono emesso quando si scuote il contenitore sono indizi utili: un peso consistente e un rumore sordo suggeriscono la presenza di prodotto fresco e integro. L’odore deve essere sempre marino e mai pungente o acido. La presenza di impurità come fango o acqua torbida è un campanello d’allarme. Gli esperti raccomandano inoltre di cuocere i molluschi bivalvi prima del consumo, anche se risultano vivi. La cottura rappresenta un’importante barriera contro eventuali microrganismi patogeni, riducendo il rischio di intossicazioni alimentari. In caso di consumo a crudo, come per le ostriche, è fondamentale seguire rigorosi protocolli di abbattimento della temperatura per eliminare eventuali parassiti.
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