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Caso Giulia Tramontano, la richiesta ufficiale della procura: cosa succederà a Impagnatiello

Caso Giulia Tramontano, la Procura chiede il rito immediato

Social. Caso Giulia Tramontano, la richiesta ufficiale della procura: cosa succederà a Impagnatiello. L’omicidio di Giulia Tramontano è l’ennesimo femminicidio che ha sconvolto l’Italia intera in questi ultimi giorni. Sabato 27 maggio 2023, Alessandro Impagnatiello ha ucciso a coltellate Giulia Tramontano, la sua fidanzata al settimo mese di gravidanza. Il gip di Milano Angela Minerva ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo. Sono terminati ieri, martedì 6 giugno 2023, i rilievi fatti dalla Scientifica nella casa a Senago, nel Milanese. Con il passare delle ore il quadro su quanto accaduto nell’appartamento di via Novella la sera di sabato 27 maggio appare sempre più chiaro e la confessione prende forma anche nei riscontri tecnico-scientifici. Ora la Procura sarebbe intenzionata a richiedere un processo con rito immediato. (Continua a leggere dopo la foto)

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Caso Giulia Tramontano, la Procura chiede il rito immediato

La procura di Milano sarebbe orientata a chiedere il rito immediato per Alessandro Impagnatiello, l’uomo accusato dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa a coltellate nel suo appartamento a Senago. Una volta raccolti tutti gli elementi la procura potrà nuovamente contestare la premeditazione, esclusa dal gip Angela Minerva. Il termine per richiedere l’immediato è di sei mesi dalla misura cautelare. Come riportato da Adnkronos, con il passare delle ore il quadro su quanto accaduto nell’appartamento di via Novella la sera di sabato 27 maggio 2023 appare sempre più chiaro e la confessione prende forma anche nei riscontri tecnico-scientifici.

Nelle ultime ore dalle indagini su Impagnatiello è emerso che l’uomo sarebbe un “maniaco” della pulizia, ossessionato dall’ordine. Stando ai primi rilievi della scientifica, Alessandro avrebbe ammazzato Giulia nel salone, dove il luminol ha rilevato le tracce di sangue più evidenti. Poi, una volta commesso l’omicidio, avrebbe adagiato il corpo nella vasca da bagno dove ha tentato di darle fuoco con dell’alcol. La ricerca via web ‘ceramica bruciata vasca da bagno’ fatta il sabato sera alle 19, circa un’ora prima del delitto, è un elemento che indica, a dire della Procura, la premeditazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Un maniaco dell’ordine

Stando ai rilievi delle Forze dell’Ordine, Alessandro Impagnatiello avrebbe messa in atto la sua ossessione per la pulicia ripulendo le scale. Alcuni testimoni avrebbero raccontato, come riportato da Adnkronos, di aver sentito rumori sordi che andrebbero ad avvalorare l’ipotesi che l’abbia trascinata da solo, quindi avrebbe lustrato l’appartamento da cima a fondo. Una “cura maniacale” che i Carabinieri che sono entrati in casa alla ricerca di tracce e del coltello usato per uccidere Giulia hanno notato immediatamente. Per ora questi elementi e i tempi escluderebbero l’ipotesi di un complice. La Procura ha dichiarato: “L’omicidio l’ha fatto tutto da solo e sul resto, ossia l’ipotesi che qualcuno possa averlo aiutato a nascondere il corpo o a ripulire non ci sono elementi, nessun riscontro. Possiamo dire che il caso è chiuso”.

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