Arriva una notizia improvvisa che riguarda una persona legata al caso Denise Pipitone. Il legale di questa persona ha fatto un annuncio importante, anzi piuttosto si può dire che ha avanzato una proposta. Adesso toccherà alle autorità competenti decidere se accettare o meno questa proposta avanzata dal legale. Nei prossimi giorni potrebbero esserci sviluppi importanti. (Continua…)
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Il caso Denise Pipitone
La scomparsa di Denise Pipitone è uno dei casi più lunghi della storia giudiziaria italiana e anche uno dei più costosi. La Procura, infatti, ha speso più di 30 milioni di euro per individuare i colpevoli. La piccola Denise scomparve il 1º settembre 2004 da Mazara del Vallo, mentre inseguiva un cuginetto. L’ultima volta fu vista sul marciapiede accanto alla casa dei nonni. Le ricerche iniziarono il giorno stesso, ma non hanno mai dato esito posito. Denise, infatti, non è mai stata trovata, né viva né morta.
Nel corso degli anni ci sono stati vari avvistamenti, di cui il più importante resta sicuramente quello del 18 ottobre 2004, quando una guardia giurata notò una bambina molto somigliante a Denise in compagnia di alcuni zingari davanti ad un istituto bancario a Milano. Il caso ha avuto grande eco mediatico, visto che se ne sono occupati i principali organi d’informazione, tra cui anche la televisione con in prima linea il programma “Chi l’ha visto”, condotto da Federica Sciarelli su Rai 3. (Continua dopo la foto…)
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L’annuncio del legale dell’ex pm Angioini
Il legale dell’ex pm Angioini, come apprende l’AdnKronos, ha avanzato una richiesta importante. Come sappiamo, infatti, l’ex pubblico ministero è accusato di diffamazione aggravata dal mezzo stampa nei confronti dell’ispettore di polizia del commissariato di Mazara del Vallo, Vincenzo Tumbiolo. Nella puntata del 27 maggio 2021, infatti, l’ex pm avrebbe dichiarato a “Mattino 5” che l’ispettore, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che nel primo pomeriggio dell’1 settembre 2004 si recarono nella palazzina dove abitava Anna Corona, “così insinuando nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”.
Il suo legale ha chiesto che il processo venga trasferito perchè, secondo lui, al Tribunale di Marsala ci sarebbe un “clima ostile”. Nel frattempo chiede inoltre che il processo, ai danni dell’ex pm da lui assistito, venga “sospeso”.