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Denise Pipitone, possibile svolta nel caso: è stata portata in Umbria?

Potrebbe arrivare una svolta nel caso sulla scomparsa di Denise Pipitone. Durante il processo all’ex pm Maria Angioini, che indagò per prima sulla scomparsa della bambina di Mazara del Vallo, sono emersi dettagli veramente sconvolgenti. Denise potrebbe essere stata portata in Umbria subito dopo il rapimento avvenuto a Mazara del Vallo. In questo articolo vi sveliamo tutti i dettagli. (Continua dopo la foto…)

Il caso Denise Pipitone

Il caso di Denise Pipitone è uno dei più famosi nella storia giudiziaria italiana, oltre ad essere uno dei più lunghi e soprattutto uno dei più costosi. Sono stati spesi più di 30 milioni di euro in questi anni per le indagini, ma la bambina non è mai stata ritrovata. Denise è scomparsa la mattina del 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo mentre inseguiva un suo cuginetto. La piccola è nata dalla relazione extraconiugale tra Piera Maggio e Pietro Pulizzi. L’ultima volta è stata vista dalla zia alle 11:45 sul marciapiede in strada e l’allarme è stato dato il giorno stesso. Le indagini hanno indicato immediatamente come causa della sparizione il rapimento.

Nel corso degli anni ci sono stati vari avvistamenti, di cui il più importante il 18 ottobre 2004 a Milano, quando una guardia giurata, Felice Grieco, ha notato una bambina molto somigliante a Denise in compagnia di alcuni zingari davanti ad un istituto bancario.  I giornali e la televisione si sono occupati a lungo della vicenda. Tra le trasmissioni in prima linea figura sicuramente “Chi l’ha visto“, programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3.  (Continua dopo la foto…)

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Possibile svolta nel caso?

Nell’ambito delle indagini sull’ex pm Maria Angioini, che si occupò per prima della scomparsa di Denise Pipitone, sono emersi dettagli veramente clamorosi. In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il magistrato fa riferimento a Terni: “Quante sim telefoniche attivate tutte presso lo stesso dealer di Terni hanno comunicato fra loro il 1.9.2004 a Mazara del Vallo”. L’ex pm è convinta, come ha rivelato anche nel corso della trasmissione “Quarto Grado” su Rete 4, che il rapimento della bambina non sia stato un atto d’impeto di qualcuno, bensì un’azione pianificata. Secondo la Angioini, infatti, la bambina dopo il rapimento si sarebbe recata proprio in quel di Terni con i suoi rapitori.

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