
Non ha esitato neanche un secondo. Ha visto il suo cane in pericolo, trascinato dalla corrente del torrente Cormor, e si è lanciato per salvarlo. Quello che è accaduto subito dopo ha lasciato una comunità intera senza parole. Il coraggio di un uomo e la furia dell’acqua si sono scontrati in un dramma che si è consumato in pochi istanti e che ha avuto un epilogo tragico solo diverse ore più tardi. Tutto è cominciato nel tardo pomeriggio di sabato 24 maggio, ma solo il giorno dopo è arrivata la certezza più temuta: il corpo è stato trovato, e non c’erano più dubbi.
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Il tuffo nel Cormor e l’allarme dei testimoni
Erano da poco passate le 18 quando alcuni passanti, nei pressi della località San Gervasio di Carlino, hanno assistito a una scena drammatica: un uomo si è gettato nel torrente nel tentativo di salvare il proprio cane, finito in acqua. Subito dopo, il nulla. L’uomo è sparito tra le acque mosse e torbide, senza più riemergere. L’allarme è scattato immediatamente, e nel giro di pochi minuti è scattata una vasta operazione di soccorso. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco di Cervignano del Friuli, l’elicottero Drago del nucleo di Venezia, l’elisoccorso della Sores FVG e i Carabinieri. L’identità dell’uomo è emersa poco dopo: si trattava di Gianfranco Baldin, 63enne di origine novarese, residente a Tavagnacco, provincia di Udine.
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