
Una manciata di schede può cambiare il volto di un’intera comunità. Con le urne ormai chiuse e i seggi pronti allo spoglio, l’Italia osserva con attenzione l’evoluzione delle Elezioni Comunali 2025, che hanno chiamato al voto circa due milioni di elettori in 126 comuni sparsi lungo lo stivale. L’aria è carica di attese e tensioni, in particolare nei centri strategici come Genova, Ravenna, Taranto, Matera, ma anche nei territori del Sud, dalla Calabria alla Sicilia, dove ogni elezione è una partita a sé.
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Elezioni comunali: l’attesa nei grandi centri
I riflettori si accendono sulle città simbolo di questa tornata elettorale. A Genova, si gioca una partita che ha implicazioni politiche ben oltre i confini cittadini, mentre a Ravenna e Taranto il voto assume un peso simbolico legato alle sfide ambientali e industriali. La città è chiamata a scegliere il nuovo sindaco e a rinnovare i nove Municipi, in una tornata decisiva per il futuro di Palazzo Tursi. La sfida principale è tra Silvia Salis, sostenuta dal campo largo progressista, e Pietro Piciocchi, vicesindaco uscente e candidato del centrodestra.
Secondo i primi exit poll di Opinio Italia per Rai, Salis sarebbe in netto vantaggio, con una forchetta stimata tra il 53% e il 57%, mentre Piciocchi si attesterebbe tra il 38% e il 42%. Marginali, al momento, le percentuali degli altri candidati: Antonella Marras e Mattia Crucioli sono accreditati tra lo 0,5% e il 2,5%. La campagna elettorale è stata tesa, con toni accesi e anche alcune contestazioni davanti ai seggi. Ora l’attenzione si sposta sui numeri, tra exit poll, proiezioni e risultati ufficiali attesi nelle prossime ore. Qualora nessun candidato raggiungesse il 50% più uno dei voti, è già previsto il ballottaggio per domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con i referendum abrogativi.
Anche Matera, capitale della cultura 2019, è tornata al centro dell’arena politica con un’elezione che potrebbe segnare un cambio di rotta. L’eventuale ballottaggio è fissato per l’8 e 9 giugno, in concomitanza con i referendum, aggiungendo ulteriore peso a queste giornate cruciali.

Calabria e Sicilia: sfide ad alta tensione
In Calabria, spicca la vittoria di Raffaele Mercurio a Cropani, e quella di Tito Nastasi a Melito di Porto Salvo. A San Lorenzo, è stato eletto Sandro Polimeni, mentre a Cassano all’Ionio, Cetraro e Rende, si conferma la vivacità politica della provincia di Cosenza. I riflettori rimangono accesi anche su città come Isola di Capo Rizzuto e Marina di Gioiosa Ionica, luoghi dove le sfide elettorali si intrecciano con delicate questioni sociali e di legalità.
In Sicilia, si segnalano risultati interessanti: a Favignana e Palagonia, gli elettori hanno scelto nuove guide amministrative in contesti di forte pressione turistica e sociale. Nel Catanese, a vincere sono stati i candidati di Castiglione di Sicilia, Raddusa, Tremestieri Etneo, e Solarino, mentre nel palermitano, tra Montemaggiore Belsito e Prizzi, si confermano dinamiche locali spesso poco leggibili dall’esterno.
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