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Filippo Turetta, i detenuti del carcere furiosi con lui: cosa sta succedendo

Filippo Turetta è arrivato in Italia, dalla Germania, con un aereo militare sabato mattina e trasferito immediatamente nel carcere di Verona. Due giorni fa c’è stato l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, dove si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma come spiegato dal suo legale, ha rilasciato una dichiarazione spontanea dove confessa di aver ucciso la ex fidanzata Giulia Cecchettin e di essere pronto a pagare la pena. Nella giornata di ieri, Filippo avrebbe dovuto incontrare i genitori, ma la coppia ha preferito rimandare il colloquio perchè hanno bisogno di più tempo e più calma, lo stesso vale per il 22enne. nel corso della sua permanenza Turetta ha chiesto dei libri da leggere. Tutti questi privilegi non hanno lasciato indifferenti gli altri detenuti.

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filippo turetta

I privilegi di Filippo Turetta

Da quando Filippo Turetta è atterrato, in seguito alla fuga in Germania, dopo aver sequestrato e ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, tutti gli occhi sono puntati su di lui, sia dentro che fuori dal carcere. Tanto che avvocati e parenti dei detenuti fanno fatica ad incontrare i propri clienti e cari che si trovano rinchiusi nel penitenziario per via dei giornalisti e fotografi appostati fuori dal carcere di Montoro. Non a caso è intervenuta più volte la polizia penitenziaria, la cui dotazione effettiva è inferiore di 52 unità alle previsioni della pianta organica, secondo l’ultima relazione del Garante regionale dei diritti della persona.

Ieri una donna ha confidato alla vicepresidente Micaela Tosato: “I ragazzi dentro sono seguiti meno del solito perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip. Che schifo, sono sempre più schifata. E stamattina l’assassino ha il permesso di incontrare i genitori, nonostante non sia giorno di colloqui per la sua sezione” Sezione intesa come quella parte dell’infermeria, chiamata “psichiatrica sperimentale”, che non prevede contatti con i familiari al mercoledì. In più Filippo avrebbe richiesto e ricevuto subito due libri: il giallo di Agatha Christie e il romanzo di Aleksandr Puškin. (continua dopo la foto)

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L’incontro con i genitori

Rimandato a data da destinarsi il colloquio tra Filippo Turetta e mamma Elisabetta e papà Nicola. Filippo aveva il permesso del pm di incontrare i genitori dopo le dichiarazioni rilasciate davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia: “Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata”. Eppure è stato valutato che sia il giovane che i genitori hanno bisogno di un supporto psicologico per prepararsi al momento in cui si rincontrano. Sono passate quasi 3 settimane dall’ultima volta che si sono visti, dall’ultima volta che ai loro occhi Filippo era un “bravo ragazzo” mentre ora è un assassino.

Filippo rinchiuso in carcere sconterà la sua pena, mentre fuori, i genitori sconteranno la loro. Dopo il suo arresto in Germania, Nicola Turetta aveva mandato un messaggio a Gino Cecchettin, per chiedergli perdono e dirgli che Filippo avrebbe dovuto “pagare per quello che ha fatto“, ma nelle interviste aveva anche aggiunto di volerlo rivedere, benché in tutta la sua colpevolezza: “È sempre mio figlio”

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