Social.Oggi, 5 dicembre 2023, si sono svolti i funerali di Giulia Cecchettin. Tutti i familiari e gli amici hanno indossato un fiocco rosso. Questa scelta non è stata casuale. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il fiocco rosso indossato dai parenti e dagli amici
Questa mattina, 5 dicembre 2023, si è tenuto il funerale di Giulia Cecchettin presso la basilica di Santa Giustina a Padova. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia aveva lanciato un appello nella giornata di ieri, 4 dicembre 2023: “Fiocchi rossi sugli abiti e alle finestre. Diamo un segnale durante le esequie di Giulia. Chi può abbassi la serranda, chi può spenga le luci alle 11, per 5, 10 minuti o anche per un’ora. Suoniamo i clacson, ognuno nel suo piccolo dia un segnale. Questo dev’essere lo spartiacque, che è culturale nell’approccio, altrimenti andrà a finire che Giulia sarà dimenticata“. (Continua a leggere dopo la foto)
Un segnale contro la violenza
La scelta di indossare un fiocco rosso non è stata casuale. Il colore rosso è diventato negli anni il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. L’appello del presidente della Regione Veneto Luca Zaia è stato accolto dai familiari di Giulia e da moltissime persone presenti durante i funerali. Durante l’estremo saluto, parenti e amici hanno indossato un fiocco, un indumento o un oggetto rosso come simbolo di lotta contro la violenza sulle donne. (Continua a leggere dopo la foto)
La storia delle scarpette rosse contro la violenza sulle donne
La storia delle scarpette rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, nasce in Messico, a Ciudad Juarez. La cittadina è nota per detenere il triste primato del più alto numero di femminicidi al mondo. Negli ultimi trent’anni solo a Juarez sono state assassinate oltre 2.300 donne. L’artista messicana Elina Chauvet nel 2009 ha collocato 33 paia di scarpe da donna tutte rosse. Lo scopo era quello di ricordare le donne vittime di violenza, compresa la sorella assassinata dal marito a soli venti anni, nel 2009.