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Garlasco, colpo di scena sulla “traccia 10”: l’annuncio degli avvocati di Stasi

Garlasco Incidente Probatorio

L’indagine sul caso Garlasco, a 17 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, si arricchisce di nuovi elementi che riaprono vecchie questioni. La procura di Pavia concentra ora le proprie attenzioni su un reperto fondamentale che era stato trascurato: l’impronta sporca lasciata presumibilmente dall’assassino sullo stipite del portone d’ingresso, nota come “traccia 10”. Questo elemento non è solo un dettaglio fisico ma anche simbolico, rappresentando un’uscita dalla scena del crimine che potrebbe essere stata sottovalutata nelle indagini precedenti. Qual è stata la richiesta dei legali di Alberto Stasi?

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Test rapido sulla “traccia 10”: niente sangue nell’impronta

Il frammento, noto tecnicamente come “traccia 10”, è tornato al centro dell’attenzione durante le analisi forensi dell’incidente probatorio. Andrea Sempio è formalmente indagato per l’omicidio in concorso, ma i test condotti finora non hanno fornito risultati conclusivi. I periti nominati dal gip Denise Albani e da Domenico Marchigiani hanno eseguito un test rapido per la ricerca di sangue sul materiale residuo del foglio di acetato che sigillava l’impronta, ma l’esito è stato negativo: nessuna traccia ematica rinvenuta.

Garlasco, la richiesta della difesa di Stasi: “Cercate il sangue sulla traccia 10”

La difesa di Alberto Stasi, unico condannato per il delitto del 13 agosto 2007, ha chiesto una nuova analisi della “traccia 10” tramite il consulente biologo Ugo Ricci. Si auspica l’utilizzo del test Obti, noto per la sua maggiore sensibilità nella rilevazione di sangue umano, e una verifica incrociata con altre metodologie per rilevare frammenti minimi di Dna. Inoltre, è stata fatta una richiesta specifica: preservare i tamponi usati per consentire future controanalisi.

La questione sarà discussa nella prossima udienza fissata per il 4 luglio, quando periti e consulenti decideranno se procedere con i nuovi accertamenti proposti. La difesa di Stasi ha inoltre richiesto una copia completa dei file di tutte le analisi genetiche effettuate, comprese quantificazioni e tipizzazioni, per mappare dettagliatamente ogni elemento di prova.

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