
Nella giornata inaugurale dell’incidente probatorio, che potrebbe riscrivere la storia del caso Chiara Poggi, la Procura di Pavia ha rotto il silenzio su un elemento chiave: le impronte trovate sulla scena del crimine. In particolare, l’attenzione si concentra sulla traccia 97F, catalogata dai Ris di Parma nel 2007. Originariamente descritta come una semplice macchia di sangue, questa impronta potrebbe ora rappresentare un’indicazione fisica di chi ha commesso il crimine. È stata rilevata sul lato sinistro della scala che conduce alla tavernetta in via Pascoli, il luogo dove è stato rinvenuto il corpo di Chiara.
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Attesa fuori dalla Questura: occhi puntati su Milano
10:51 – Fuori dalla Questura di Milano, in via Fatebenefratelli, si respira un’atmosfera di forte attesa. Giornalisti e telecamere sono posizionati all’esterno, pronti a documentare ogni sviluppo delle operazioni che si svolgono all’interno della Polizia Scientifica. L’incidente probatorio è un momento cruciale in cui molte speranze sono riposte nella scoperta di nuovi dettagli sul caso.
Le ultime ore prima del delitto: cosa accadde davvero?
10:21 – La notte del 12 agosto 2007, poco prima dell’omicidio, Alberto Stasi e Chiara Poggi cenavano insieme. Dopo che Stasi si è allontanato brevemente per portare fuori il cane, Chiara avrebbe utilizzato il suo computer. Gli esperti informatici hanno analizzato l’attività del dispositivo post-omicidio, suggerendo che ciò che Chiara potrebbe aver scoperto al computer sia un elemento cruciale da considerare nuovamente. Questa revisione potrebbe offrire risposte importanti sulla dinamica degli eventi.
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