
Nel caso irrisolto del delitto di Garlasco, un aspetto inquietante continua a destare interrogativi. La Procura di Pavia ha recentemente riaperto l’indagine, ordinando nuovi prelievi di DNA nella speranza di risolvere il mistero che avvolge questo caso dal Ferragosto del 2007. Una domanda centrale emerge: perché, durante quella calda estate, quasi tutti gli abitanti del piccolo centro agricolo pavese erano presenti, quando normalmente sarebbero stati in vacanza?
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Ferragosto 2007: troppe presenze “insolite” in città
Il 13 agosto, giorno in cui Chiara Poggi fu brutalmente assassinata nella sua casa di via Pascoli, non solo suo fratello Marco era in città con gli amici Andrea Sempio, Mattia Capra e Roberto Freddi, ma anche molti membri del gruppo di Chiara e del suo fidanzato Alberto Stasi, tutti giovani di buona famiglia. Questo ritorno collettivo e sincronizzato, che all’epoca sembrava una coincidenza, è oggi visto sotto una nuova luce, alla luce dei recenti sviluppi investigativi.

I movimenti di Stasi e le amicizie sospette
Chiara scelse di non seguire la famiglia in vacanza in Trentino per restare accanto ad Alberto, impegnato nella sua tesi. Tuttavia, l’atteggiamento di Stasi destò sospetti: tornò a Garlasco il 4 agosto, dopo una vacanza-studio a Londra, e trascorse molto tempo al computer, a breve distanza dalla casa di Chiara. Un comportamento giudicato anomalo dagli investigatori.
La Procura considerò sospetti anche i legami di Stasi con Marco Panzarasa e un altro giovane. Già nel 2011, Laura Barbaini, che riuscì a far condannare Stasi nel 2014, parlò di una “triangolazione serrata di messaggi” tra Stasi, Panzarasa e un terzo ragazzo l’11 agosto, suggerendo che ci fosse qualcosa da nascondere.
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