Le analisi genetiche riprenderanno ad agosto
Oltre alle impronte, i riflettori si spostano anche sul Dna. I prossimi passi dell’inchiesta ruotano attorno all’analisi delle tracce genetiche presenti su alcuni oggetti raccolti dopo il delitto, come i rifiuti della colazione e le strisce paradesive.
Le operazioni riprenderanno a inizio agosto, dopo il rientro della perita Denise Albani, incaricata di verificare eventuali corrispondenze tra le tracce e le persone coinvolte. In parallelo, sono in corso accertamenti sul cosiddetto “ignoto 3”, un Dna sconosciuto rinvenuto su una garza usata per i prelievi sul corpo della vittima.
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Occhi puntati sull’udienza del 24 ottobre
La svolta potrebbe arrivare il 24 ottobre, quando si discuterà l’elemento ritenuto più cruciale dell’inchiesta: l’analisi dei profili genetici trovati sotto le unghie di Chiara Poggi. Uno di questi, secondo i pm di Pavia, apparterrebbe proprio ad Andrea Sempio.
Se tale ipotesi dovesse trovare conferma, la strategia difensiva degli avvocati di Stasi potrebbe guadagnare nuova forza. Tuttavia, la presenza di un ulteriore profilo genetico – il cosiddetto “ignoto 3” – solleva ancora dubbi e apre la strada a comparazioni genetiche con numerosi soggetti, tra cui amici di Sempio e persone intervenute sulla scena del crimine.