
Un nuovo elemento riaccende l’attenzione sul caso di Chiara Poggi e sulle attività svolte sugli apparati informatici della giovane. Secondo quanto reso noto dal canale YouTube Bugalalla Crime, sul pc di Chiara Poggi sarebbe stato individuato un video inedito dove appare Andrea Sempio. La notizia è stata diffusa nell’ambito di un contenuto video pubblicato sul canale, in cui viene spiegato che il filmato sarebbe giunto alla redazione di Bugalalla Crime in tempi recenti. Una volta ricevuto il materiale, il team avrebbe provveduto a sottoporlo a verifiche preliminari, per poi procedere alla condivisione pubblica dopo averne ottenuto conferme sulla autenticità tecnica. Cosa contiene questo filmato?
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Cosa fa Sempio nel filmato
Nella ricostruzione proposta, si precisa che la Youtuber alla guida del canale avrebbe ricevuto pochi giorni fa un filmato risalente al marzo 2007, realizzato da Marco Poggi. Il video ritrarrebbe Andrea Sempio insieme ad alcuni amici (persone non identificate), in un contesto riconducibile all’ambiente scolastico, in orari notturni, con comportamenti descritti come danneggiamenti o atti di vandalismo.
Secondo quanto riferito, tale materiale sarebbe stato originariamente salvato sul computer di Chiara Poggi, all’interno della cartella Documenti. La circostanza viene indicata come rilevante perché collegherebbe direttamente il file al dispositivo informatico in uso alla giovane prima della sua morte, rendendolo di potenziale interesse investigativo nel quadro complessivo del procedimento.

La gestione degli accessi al pc di Chiara Poggi
Un ulteriore elemento che emerge dal racconto diffuso da Bugalalla Crime riguarda la gestione degli accessi al pc di Chiara Poggi dopo il decesso. Il video inedito, secondo questa ricostruzione, avrebbe permesso di individuare un accesso al computer avvenuto il giorno successivo alla morte di Chiara, in un momento in cui l’abitazione risultava già sotto sequestro da parte delle autorità. Tale accesso informatico, che si sarebbe verificato prima dell’avvio di qualsiasi attività peritale ufficiale, viene indicato come centrale per comprendere la successiva gestione dei dati presenti sul dispositivo. In particolare, si fa riferimento a una copia forense del contenuto del pc, effettuata in seguito, che viene ritenuta da questa ricostruzione potenzialmente non perfettamente aderente allo stato originario dei file.
Nel contenuto pubblicato online si sostiene che l’accesso individuato, datato 14 agosto, sarebbe stato successivamente definito un dato certificato, cioè un’informazione acquisita e confermata nell’ambito delle analisi tecniche. Proprio questo passaggio, secondo Bugalalla Crime, aprirebbe una serie di interrogativi sulla sequenza temporale delle attività svolte sui supporti informatici sequestrati. Nel corso del video viene inoltre richiamata l’attenzione sul fatto che, se tale accesso fosse effettivamente avvenuto quando l’abitazione era già stata sigillata, sarebbe necessario chiarire chi, in concreto, avesse la disponibilità delle chiavi della casa Poggi in quella specifica fase e con quali autorizzazioni.
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