Si torna a parlare del caso di omicidio di Giulia Tramontano, uccisa dal suo fidanzato mentre era incinta di 7 mesi. In queste ore nuove scoperte sono state fatte su Alessandro Impagnatiello, il compagno e padre del bambino, della vittima. Il ragazzo prima di commettere l’omicidio aveva cercato su internet vari modi per far fuori la sua fidanzata.
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I modi per uccidere Giulia, le ricerche sul web
Alessandro Impagnatiello ora si trova in cella nel carcere di San Vittore, a Milano. Il ragazzo, la sera di sabato 27 maggio a Senago, ha ucciso Giulia Tramontano, la sua fidanzata 29enne incinta di 7 mesi. Gli inquirenti, hanno scoperto che prima di commettere l’omicidio, il barista aveva cercato sul web le soluzioni migliori per togliere di mezzo la giovane: “Come uccidere una donna incinta con il veleno” e “come avvelenare un feto“, sono solo alcune delle frasi rivelate dagli inquirenti. (continua dopo la foto)
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Perchè?
Impagnatiello ha ucciso con 39 coltellate Giulia Tramontano. Prima dell’aggressione però, il ragazzo avrebbe cercato sul web modi meno cruenti per far fuori la madre di suo figlio Thiago, che sarebbe nato solo qualche settimana dopo. Sono passati 3 mesi da quel 27 maggio, eppure ancora non è chiaro il motivo per il quale Impagnatiello avrebbe assassinato Giulia. Per ora sono ancora in corso le indagini sul corpo della vittima, da parte dei medici legali, che su incarico della procura milanese, stanno cercando quelle risposte che andranno a completare il quadro delle accuse nel processo.
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Omicidio premeditato
Nelle prossimi settimane sarà da stabilire se il barman ha somministrato il veleno a Giulia Tramontano e al feto, aggravando così le accuse con l’ipotesi della premeditazione dell’omicidio. Un’altro sospetto da chiarire è che Impagnatiello possa aver avuto dei complici. Pare, infatti, che sul corpo di Giulia sia stato ritrovato un capello che ora è sotto esame dai RIS di Parma. Per ora è esclusa la madre del barman.
