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Governo, la furia di Tajani: “Voteremo contro”. Cosa succede adesso

La nuova tassa inserita nella bozza della manovra di bilancio, ha provocato una profonda spaccatura all’interno del governo. Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha annunciato pubblicamente che il suo partito “voterà contro in Parlamento” e presenterà un emendamento per l’eliminazione della misura. “Sulla manovra decide la politica, non i grand commis del Ministero delle Finanze”, ha dichiarato Tajani, definendo la norma “sbagliata” e invitando a “lasciare la situazione attuale”.

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Governo diviso sulla tassa sugli affitti brevi

Secondo Tajani, la decisione di introdurre la tassa sugli affitti brevi non era stata discussa in Consiglio dei Ministri e rappresenterebbe “un attacco alla casa”, sottolineando come Forza Italia sia “contraria a qualsiasi tassa, sia per chi affitta senza intermediari che tramite piattaforme online”. Tajani ha inoltre annunciato la volontà di presentare emendamenti, a partire dal Senato, per “cancellarla insieme all’articolo 18 e alle norme sui dividendi”, criticando chi, all’interno del Ministero delle Finanze, “vuole punire o reintrodurre tasse”.

Le dichiarazioni di Tajani hanno posto in evidenza le tensioni tra i vertici politici e alcuni dirigenti amministrativi, accusati di voler influire sulle scelte strategiche della manovra. La posizione di Forza Italia, secondo il segretario, è chiara: “La politica ha il compito di guidare le decisioni che incidono direttamente sui cittadini, non la burocrazia”. Questa presa di posizione si inserisce in un contesto di confronto acceso tra le diverse anime della maggioranza, dove la questione fiscale e la difesa della proprietà privata rappresentano temi sensibili e fortemente dibattuti.

Le priorità della manovra secondo Forza Italia

Analizzando il resto della manovra economica, Tajani ha sottolineato i risultati ottenuti dal suo partito: “Il provvedimento qualificante è la riduzione dell’Irpef al 33% e l’estensione della soglia fino a 50mila euro, con l’obiettivo di raggiungere i 200mila euro. Si tratta di un segnale concreto al ceto medio, accompagnato dagli aumenti salariali”. La riduzione del carico fiscale e le misure a favore del ceto medio sono, secondo Tajani, elementi cardine della strategia economica di Forza Italia.

Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali, Tajani ha spiegato che non si tratta della norma principale della manovra, ma di una misura temporanea, pensata per incrementare le entrate statali senza pesare eccessivamente sui contribuenti. “Non è la norma principale, ma una misura limitata nel tempo, utile a far entrare risorse nelle casse dello Stato”, ha affermato il segretario azzurro.

Le proposte di Forza Italia si inseriscono dunque in un quadro più ampio di riforme volte a favorire la crescita economica e a sostenere famiglie e imprese, in particolare quelle appartenenti alla fascia media della popolazione, spesso penalizzata da un sistema fiscale considerato troppo oneroso. Le dichiarazioni di Tajani fanno eco a un dibattito interno alla maggioranza che vede emergere diverse sensibilità in tema di politica fiscale e gestione delle entrate pubbliche.

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